indeciso tra ammirazione ed invidia per la pubblicazione della concorrenza Linus che nella seconda metà degli anni sessanta stava completamente rivoluzionando e stravolgendo le coordinate culturali e di mercato del fumetto italiano facendolo entrare nei salotti buoni e nelle biblioteche, nel novembre 1967 anche Luciano Secchi varò per conto del suocero Corno la propria rivista di comics a contenuti molteplici, variegati ed assortiti, condita da qualche approfondimento critico e da sporadiche dissertazioni letterarie quasi pur sempre tematiche, pertinenti e congrue (ma non necessariamente), per sedurre e carpire i quattrini al nuovo target emergente ed evoluto di pubblico dell’ intellighenzia piccolo-borghese proliferata dal benessere del miracolo economico, dalla sensibilità colta e raffinata, dai gusti esosi e bislacchi e soprattutto dalle pretese incerte ed indefinite
fortunatamente era tardi ma non troppo, ed i buoi non erano ancora tutti scappati dalla stalla, quindi, pur dovendosi accontentare degli ultimi avanzi, anche Eureka riuscì a guadagnarsi l’ ambito posto al lautissimo banchetto dei magazines d’autore e a ritagliarsi con orgoglio la propria fetta di appassionati e fedeli lettori che imploravano soltanto di essere persuasi in modo occulto ed indolore
soprattutto negli stentati avvii Eureka fu decisamente improntata sui canoni ed i modelli della testata rivale, che ormai maramaldeggiava e dettava legge nelle agenzie internazionali dei diritti e nelle filiali della syndication, essendosi accaparrata per prima le esclusive di quasi tutti i titoli più efficaci ed infallibili, lasciando a disposizione di chi veniva dopo di lei soltanto l’ assemblaggio di scarti, resti e briciole (a parte forse Andy Capp che era passato stranamente inosservato al setaccio di Gandini e Del Buono, forse per l’effetto mimetico dei cruciverba e delle sciarade della Settimana Enigmistica) con cui nelle prime uscite si dovette per forza maggiore fare di necessità virtù, accontentandosi di realizzare una banale e misera fotocopia di Linus in tono minore e dimesso (facendo praticamente lo stesso identico effetto del governo Gentiloni messo a confronto con quello di Renzi), poi col tempo la rivista prese a poco a poco vita, essenza, carattere e dignità proprie (cosa che temiamo non si verificherà invece con l’ attuale esecutivo italiano)
EUREKA
comics-magazine, editoriale Corno, N.21, luglio 1969
All’ interno :
– I fumetti eccentrici (articolo di Carlo Della Corte sul comics poliziesco/avventuroso atipico, dove il realismo di base è contaminato ed intersecato da forti elementi grotteschi, satirici e caricaturali, nello specifico si riferisce a Spirit, Dick Tracy, Red Barry, etc)
– ANDY CAPP di Reg Smythe
– SOLILOQUY by Hügo
– ARCIBALDO (Bringing up father) di Geo McManus
– Sette giorni d’ avviso racconto di Max Bunker (alias Luciano Secchi) , con illustrazione a tutta pagina di Bruno Faganello
– RED BARRY aka BOB STAR di Will Gould – sedicente episodio inedito senza titolo (Il mistero della canzone della fiamma / the song of the flame) con le daily strips dal 08-05-1937 al 14-08-1937 e le sunday pages dal 25-08-1937 al 26-09-1937, proposte in questa infame versione con numerosissimi tagli, nella misura di quasi il 50% delle vignette ( + un articolo di presentazione di circa 1 pagina di Gianni Bono che contemporaneamente con la sua label genovese Comics World stava preparando una edizione ragionata del personaggio in 3 maxi albi a piolini e forse per l’ emozione ha sbagliato il riferimento cronologico, scrivendo che la storia pubblicata è del 1938)
– THE SPIRIT di Will Eisner : Dead Duck Dolan (da Register and Tribune Syndicate, 02-03-1941 , 8 pagine con errata annotazione data del 09-03-1941 / with wrong credit of 03-09-1941) / Croaky Andrew’s Perfect Crime (da Register and Tribune Syndicate, 13-04-1941 , 8 pagine con errata annotazione data del 16-03-1941 / with wrong credit of 03-16-1941) / Captured by the Underworld (da Register and Tribune Syndicate, 30-03-1941 , 8 pagine con errata annotazione data del 23-03-1941 / with wrong credit of 03-23-1941)
– SNIFFY di George Fett
– VITA DI UN CARTOONIST ovvero della coerenza di Max Bunker & Giampaolo Chies (storia a fumetti completa di 4 pagine)
– Ominidi a fumetti (articolo di Luciana Attardo Magrini su simbologia e fenomenologia dei cavernicoli nei comics)
– COLT (Tumbleweeds) di Tom K. Ryan
– MAXMAGNUS di Magnus & Bunker (capitolo 17)
– MISTER MUM The Strange World of Mr.Mum di Irving Phillips
– in retrocopertina: ALLEY OOP (all’ interno di questo numero però non figura)
CONDIZIONI BUONISSIME, di resa