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BRICK BRADFORD – BROCCO IL BUCANIERE 1 collana gertie daily 11 comic art 1975

6,90

1 disponibili

Descrizione

william ritt – clarence gray

BRICK BRADFORD 

BROCCO IL BUCANIERE parte prima 

With Brocco the Buccaneer

aka LE AQUILE DEL PACIFICO

strisce giornaliere / daily strips dal 02-07-1934 al 12-01-1935

Brick Bradford, creato da William Ritt e Clarence Gray nel 1933, è probabilmente ancora oggi il più affascinante comics di fantascienza ed avventura di tutti i tempi. In Italia non ebbe grandi fortune, sia perché in parte “oscurato” da Flash Gordon e dall’Uomo Mascherato con i quali condivideva le pagine dei giornali a fumetti, sia perché passò più volte attraverso cambiamenti di nome (Guido Ventura, Giorgio Ventura, Marco Spada, Antares, Carcarlo Pravettoni e poi Bat Star) che ne compromisero una trasparente riconoscibilità. Infine perché le sue avventure, spesso lunghissime, videro raramente la luce nel formato albo, e piuttosto furono diffuse a puntate settimanali dai giornali, peraltro spesso incomplete.

Questa magnifica edizione amatoriale gli rende finalmente giustizia, con una proposta artisticamente ed intellettualmente adeguata, integrale, fedele e coerente, in albi di enorme formato e di qualità superiore che massimizzano la fruizione di un prodotto fumettistico eccelso valorizzandone opportunamente l’ impatto visivo e sequenziale delle strisce giornaliere ed esaltando l’esuberanza grafica e cromatica delle tavole domenicali

I temi più ricorrenti nello sterminato ed interminabile serial sono quelli del fantasy esotico e endogeno, con le scorrazzate ad Amaru e in mondi selvaggiamente misteriosi e misteriosamente dimenticati dall’ inesorabile rastrellamento delle esplorazioni geografiche dell’epoca moderna, con affascinanti atmosfere molto influenzate dalle suggestioni arcano-antropologiche di ancestrali romanzieri guida come Burroughs (ovviamente non William ma Edgar Rice, l’ideologo di Tarzan e Pellucidar), Conan Doyle e Robert E. Howard, ma strizzando l’occhio anche alle generazioni future con innesti letterari premonitori come gli automi e i robottini, a rinforzo e stimolo della riflessione e della fantasia di autori in formazione come Asimov (più avanti invece la serie prenderà la piega degenerativa e scompaginata di space-opera vera e propria con l’ introduzione surrettizia di una inverosimile macchina del tempo, regredendo agli assiomi narrativi più peculiari, ortodossi ed oltranzisti di H.G. Wells)

NONOSTANTE LA COLLANA ABBIA UNA NUMERAZIONE UN PO’ COMPLICATA E STRAMPALATA CHE NON VALE NEMMENO LA PENA DI CERCARE DI COMPRENDERE, PER QUANTO RIGUARDA L’ ORDINE DI PUBBLICAZIONE DELLE STRISCE GIORNALIERE DEL PERSONAGGIO QUESTO FASCICOLO E’ CRONOLOGICAMENTE IL TERZO

Collana GERTIE DAILY , N.11, settembre 1975  

EDITRICE COMIC ART, ALBO GIGANTE SPILLATO IN GRANDISSIMO FORMATO (CM.31,8×43,5) , 24 PAGINE + COPERTINA, STAMPA IN INCHIOSTRO BLU ANTICO

FASCICOLO IN CONDIZIONI OTTIME


Brick Bradford è un fumetto di fantascienza ideato nel 1933 da William Ritt (testi) e Clarence Grey (disegni).

In Italia, per diversi motivi, Brick Bradford venne tradotto con nomi diversi e pittoreschi, tra cui Bruno ArceriGuido VenturaGiorgio VenturaGuido DelaniAntaresMarco Spada e Bat Star.

Originariamente distribuito dalla Central Press Association, una succursale della King Feature, il fumetto raccolse l’eredità di storie come SkyroadsBuck Rogers e Flash Gordon, trattando tematiche quali l’esistenza dei dinosauriviaggi intergalatticirobot e mondi sub-atomici.


A 1948 Brick Bradford comic book cover.

BRICK BRADFORD

Original Medium: Newspaper comics 
Distributed by: King Features Syndicate 
First Appeared: 1933 
Creators: William Ritt (writer) and Clarence Gray (artist)


The daily strip began August 21, 1933, distributed by Central Press Association, which also did the strip Room & Board was named after. This small and little-remembered syndicate was a subsidiary of King Features, a leader in comics since the very beginning. Central specialized in small town papers, so it was some time before Brick was seen in the larger population centers, with their more sophisticated audiences. Nonetheless, readers responded well to storylines involving robots, dinosaurs, sub-atomic worlds and suchlike, and a weekend version was added 15 months later. Many client papers didn’t publish Sunday editions, so the weekend strip debuted on Saturday, November 24, 1934.

Brick was created by writer William Ritt, a journalist based in Cleveland, Ohio (where, just about when Brick debuted, Jerry Siegel and Joe Shuster were starting to develop Superman), and artist Clarence Gray (no relation to Little Orphan Annie creator Harold Gray). Ritt was apparently not shy about displaying his extensive education for the entertainment of readers, as story points often hung on details of classical mythology or the esoterica of modern science. But he was also a devotee of the more popular arts, and plots moved along at the breakneck pace of the best pulp magazine adventures.

Within a few months, the strip was appearing in larger papers, and the weekend version had taken the form of a regular Sunday page. A topper was added on April 20, 1935, called The Time Top. As the title suggests, it involved a top-shaped vehicle that could travel in time — beating out Doc Wonmug’s device in Alley Oop by more than four years, as the first regularly-appearing time machine in comics. This series lasted only a couple of months, but it wasn’t forgotten — on Oct. 17, 1937, the Time Top became a regular part of Brick’s Sunday adventures. Whereas Oop’s time traveling was limited to the past, Brick mostly visited the future. Thus, the entire cosmos became open to him. In the dailies, tho, Brick stuck to the present era.

When King Features got into comic books, so did Brick Bradford. Reprints of the strip appeared in the back pages of King Comics starting with the very first issue (April, 1936), along withBarney Google, Henry, Bringing Up Father and other syndicate properties. (Popeye was the central figure on the cover.) King’s Ace Comics reprinted Brick from 1947-49. He had his own title, also consisting of strip reprints, for a few months in 1948, published by Standard Comics (Fighting Yank, Supermouse). The only original Brick Bradford stories to appear in comic book form were published in the late 1960s by King Comics, in the back pages of titles devoted to The Phantom and Mandrake the Magician.

Brick also appeared in a Big Little Book from Whitman Publishing, and, in 1947, a 12-chapter Columbia Pictures serial.

In the mid-1940s, Ritt apparently grew less interested in Brick Bradford, and the scripts showed it. He finally moved on in 1948, relinquishing first the daily and then the Sunday to Gray. The artist handled the entire job by himself until 1952, when health problems forced him to give up the dailies. Paul Norris, who for four years had been handling Jungle Jim for King, took over. Gray died five years later, whereupon Norris took over the Sunday as well. Norris had already made a mark on comics by co-creating Aquaman for DC, and is also known for his work onSecret Agent X-9, Vic Jordan and other features, but Brick Bradford eventually eclipsed everything else he did in the field.

Brick kept on having adventures for decades, continuing to do so on contemporary Earth in the dailies and in outer space of the future on Sundays; and Norris kept on writing and drawing them. But like most story strips, its circulation gradually decreased. When Norris retired, the Brick Bradford series was retired with him. The final daily appeared on April 25, 1987, and the final Sunday two weeks later. 

Il primo viaggiatore del tempo della storia delle nuvole parlanti debuttò in striscia e in b/n nel 1933 sui principali quotidiani Usa della Central Press Association, ma a causa della sua immediata popolarità, già l’anno successivo le pubblicazioni delle strisce debordarono verso la più consumata e consolidata edizione domenicale a colori. Nel 1935 l’eroe fantascientifico conquistava un posto su un periodico a fumetti della King Feature . Creatori del personaggio erano William Ritt e Clarence Gray . 

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La prima storia dell’avventuroso Brick , è ambientata ad Amarù la città sottomarina. I comprimari di Bradford  nelle avventure di Ritt e Gray,  sono la “bella” June Salisbury, prima fidanzata e poi moglie di Brick, e  lo scienziato amico Kalla Kopak , accanto a loro c’è sempre o quasi il cattivo di turno, il quale molto spesso indossa i panni dello scienziato pazzo nonchè malvagio, altre volte è un capo popolo ribelle, altre ancora un dittatore, nella migliore tradizione dei comics. Disegnatore ufficiale del fumetto dopo la morte di Clarence Gray nel 1956 è diventato Paul Norrische ha  seguito l’evoluzione del personaggio per tutta la durata delle sue pubblicazioni fino al 1987 data di conclusione ufficiale della saga.

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Brick ha lavorato a lungo anche nel nostro paese, ma visti gli anni in cui si è esibito sui nostri lidi, il suo nome e il suo aspetto sono stati spesso soggetti a “naturalizzazioni autartiche” nella migliore tradizione dell’italia fascista. La chioma bionda di Bradford è stata spesso tinta di nero, colore più italiaco, e il suo nome è diventato: Bruno Arceri , Marco Spada, Guido o Giorgio Ventura oppure ancora Antares e Bat Star. 

 

Brick Bradford è stato portato anche al cinema , e in particolare le avventure del biondo cacciatore di misteri hanno avuto, nel periodo di massimo splendore della serie a fumetti, una serializzazione marcata Columbia intitolata “Il sorprendente soldato di ventura “. L’anno era il 1948 e le puntate della serie furono 15. Nel ruolo di Bradford c’era Kane Richmond mentre June era interpretata da Linda Johnson.

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  • Sabato 19 agosto 1933 alcuni giornali di provincia americani pubblicarono un vistoso annuncio che comunicava l’inizio, per il lunedì successivo, di una nuova « amazing adventure strip » dal titolo « Brick Bradford in the City beneath the Sea ». L’annuncio, intitolato « Man against Beasts! » (« Un uomo contro le bestie »), era accompagnato dalle fotografie dei due autori: lo sceneggiatore William Ritt e il disegnatore Clarence Gray.
  • Puntualmente il 21 agosto la prima puntata del nuovo fumetto appariva sul New York American Journal e su diversi altri quotidiani delle maggiori città. Nasceva così uno dei personaggi più simpatici dell’epoca d’oro del fumetto: Brick Bradford, noto in Italia con tante diverse denominazioni, tra le quali Bruno Arceri, Guido Ventura, Giorgio Ventura, Marco Spada, Antares e Bat Star.
  • Brick Bradford

    Brick Bradford in Azione

  • La prima scena di « Brick Bradford e il mistero della città sottomarina » (una storia che occupa 270 strisce giornaliere, fino al 30 giugno 1934) presenta il nostro eroe a bordo di un aeroplano biposto: « Brick Bradford, accompagnato dall’amico Sandy, torna da un’ispezione aerea alle miniere di rame che il padre milionario possiede nel Perù presso Cerro de Pasco ».
  • 1 due piloti stanno sorvolando un fiume, quando avvistano una bella ragazza, aggrappata ad un relitto, che si dibatte in mezzo alle acque, minacciata.da vicino da un serpente velenoso. Brick fa abbassare l’aereo, cede i comandi all’amico, si cala dalla carlinga sul carrello e di qui, tenendosi aggrappato con le gambe, protende le braccia, prendendo al volo e sollevando dall’acqua la ragazza.
  • Il Professore Salisbury

  • Rientra poi nella carlinga con la donna tra le braccia e questa si presenta: « Sono June Salisbury ». In Italia sarà nota come Dora. Il padre, professore Salisbury (da noi si chiamerà professore Ramorini), è uno scienziato che sta conducendo, con il professore Zane (il cattivo), una spedizione scientifica che si propone di trovare le tracce della civiltà e il tesoro di Topac Amaru, un discendente degli Incas che nel diciassettesimo secolo condusse contro gli invasori spagnoli una sfortunata rivolta.
  • La simpatia tra Brick e June è pressoché immediata e i due dovranno difendersi dalle ripetute aggressioni del professore Zane, innamorato di June.
  • Brick avrà frequenti occasioni di compiere straordinarie acrobazie aeree, di lottare contro le belve della foresta, di battersi contro i discendenti buoni e cattivi degli Incas e diventerà amico per la pelle di un indigeno di nome Manco. Avrà modo anche di scoprire la città di Amaru nascosta in fondo ad un lago, protetta da una lastra di lucente cristallo, dove sopravvive l’antica civiltà Inca e dove magnifici palazzi (il tempio della sapienza, il palazzo reale, la grande piramide della fede, il sotterraneo dei condannati a morte, la colossale statua di Huanacauri, la divinità che protegge la città) conservano integro lo splendore dell’antica civiltà. La meravigliosa città viene invasa dagli indigeni guidati dal cattivo professore Zane e toccherà a Brick Bradford guidare la vittoriosa difesa. Infine Brick e la sua bella June potranno ritornare al mondo normale dove erano stati dati per morti.
  • Carachter

  • La seconda avventura, « Le aquile del Pacifico » e la terza « Le isole sotto i ghiacci » (pubblicate tra il luglio 1934 e l’aprile 1936) porteranno Brick e June in una serie di stupende avventure che daranno definitivamente la misura del fascino che questi personaggi susciteranno nel pubblico dei ragazzi e degli adulti del mondo intero. Un commento di C. Moreau, riportato nella prefazione di un grosso volume dedicato al character di Ritt e Gray dall’editore Garzanti, dice fra l’altro: « Brick Bradford è un eroe sorridente che prende la vita dal lato buono. Egli non esita un istante a lanciarsi con tutte le sue forze in una battaglia e i combattimenti che sostiene sono sempre in favore dei deboli e degli oppressi. Il gusto dell’avventura è più forte in lui dell’attrattiva della natura.
  • Uno dei principali meriti di Ritt e Gray, indubbiamente due grandi artisti di non comune capacità creativa, è stato quello di far spaziare il loro personaggio da un genere all’altro di avventura, senza mai limitarne il campo di azione. Dal genere avventuroso a quello giallo al fantascientifico, tutto è stato sviluppato nelle loro storie. Gli eroi di Ritt e Gray hanno reazioni umane di fronte a situazioni talvolta terribilmente impossibili. Ed essi le fronteggiano animati dal loro coraggio e disponendo, quali armi, dell’intelligenza e della forza delle braccia ».
  • La quarta avventura delle strisce quotídiane (dall’aprile 1936 al febbraio 1938), « Il signore dell’abisso », porterà Brick in un misterioso regno che perpetua la civiltà vichinga, dove combatterà contro Temuchin, un ex attore di Hollywood che, abbandonata la civiltà occidentale, rientra tra le sue genti per guidarle alla conquista, prima degli Stati Uniti e poi del mondo. Nel corso di questa avventura, Brick conoscerà lo scienziato Kalla Kopah, prima strumento del male e poi, ravveduto, grande amico e collaboratore del nostro eroe. Con lui vivrà la quinta storia, che è la più famosa dell’intero ciclo: « Nel mondo degli atomi », ovvero « Il viaggio nella moneta ».
  • Brick e June

    Brick e June

  • Avventura di timbro inequivocabilmente fantascientifico, rappresentò la risposta di Ritt e Gray al successo del concorrente Flash Gordon e si protrasse sui giornali americani dall’8 febbraio 1937 all’8 gennaio 1938. Brick si è ormai sposato con June Salisbury e passa le sue vacanze in un ranch texano. Qui lo raggiunge il) aereo in modo fortunoso il professore Kopah: lo vuole compagno in una fantastica avventura a bordo della sua cronosfera, un apparecchio costruito per viaggiare nelle più diverse dimensioni e nel tempo. Kalla Kopali è riuscito ad individuare 1’85’ elemento atomico e l’ha denominato « Kopalium ». Si è poi accorto con sorpresa che, fondendo, il Kopalium sprigiona una energia in grado di rimpicciolire oggetti ed esseri viventi fino a dimensioni ultramicroscopiche.
  • « Guardate questa moneta » dice Kalla Kopali a Brick « per noi non è altro che un soldino. Ma in realtà è un mondo molto simile al nostro universo. Gli atomi che sono in ogni oggetto non sono altro che sistemi solari infinitamente piccoli. La mia teoria è questa: che tutto l’universo sia in realtà composto di mondi entro altri mondi. lo intendo visitare il mondo di una moneta e scoprire se in un atomo esiste la vita. »
  • Drusilla

  • Brick e lo scienziato raggiungono il laboratorio dove avrà luogo l’affascinante avventura nel mondo degli atomi, ma qui, mentre fervono i preparativi, si presenta un certo professore Franz Ego, che è al servizio di una potenza straniera e che cerca di acquistare il segreto dell’elemento Kopalium. Lo scienziato cattivo viene allontanato, tenterà di reagire con la forza e poi si nasconderà nel laboratorio. Quando i preparativi sono ultimati e la sfera è completata con tutte le sue complicatissime attrezzature, Kalla Kopali invita alcuni scienziati, tra i quali il professor Salisbury, suocero di Brick, con la figlia June. Assisteranno tutti alla partenza della cronosfera: June vorrebbe salire a bordo, ma Brick non vuole. Il viaggio potrebbe essere senza ritorno, perché Kalla Kopah non ha ancora trovato il sistema per ingrandire gli oggetti e le persone rimpicciolite dal Kopalium.

    June

    June Salisbury

  • Il giorno dell’esperimento Brick e il professore salutano gli ospiti, entrano nella gigantesca sfera e azionano i comandi. Sotto gli occhi di tutti la sfera diminuisce progressivamente di dimensioni, si solleva da terra, raggiunge il tavolo intorno al quale sono seduti gli scienziati e, sempre rimpicciolendosi, va a posarsi al centro della famosa moneta. Dall’interno Brick vede avvicinarsi il viso del presidente Lincoln impresso su una faccia della moneta. La sfera si infila nell’incavo dell’occhio del personaggio e continuando a rimpicciolirsi si immerge tra gli alberi del verderame della moneta. A questo punto si scoprono i due clandestini a bordo: il cattivo professor Franz Ego e l’intrepida June, che ha voluto seguire il marito Brick.
  • Dora (tale il nome di June nella versione italiana) esce dalla sfera per curiosare in questo nuovo mondo e viene assalita da unicellulari che Brick provvede a respingere a colpi di pistola.
  • Mentre il viaggio nella nuova dimensione continua, si fa vivo Ego che incatena i passeggeri, ma alla fine è costretto a liberarli perché non sa più trarsi dImpaccio nella guida del veicolo che si è immerso nella melma primordiale. Per superare questo ostacolo, la sfera viene ulteriormente rimpicciolita. Ormai Brick, June e il professore Kalla Kopah hanno raggiunto la dimensione atomica e si inoltrano in un microscopico sistema solare che ha al centro il protone e tutt’intorno, nelle loro orbite, gli elettroni. Kalla Kopah contrassegna le quattro orbite con le denominazioni Alfa, Beta, Gamma e Delta rispettivamente percorse da due, otto, diciotto e un elettrone e decide di tentare l’atterraggio sul pianeta-elettrone Delta, il più esterno.
  • Siamo nella fantascienza pura; gli astronauti trovano tracce di un’antica civiltà, scendono in una grotta e trovano un registratore che contiene un messaggio: gli abitanti del pianeta se ne sono tutti andati ad abitare altrove perché la vita era diventata impossibile. Brick e Kalla Kopah si spostano allora sui pianeti Gamma e qui prendono contatto con il popolo degli uomini alati. 1 nostri eroi ne imparano la lingua e possono così comunicare, apprendendo che su quel pianeta esistono diversi regni indipendenti l’uno dall’altro. Il regno di Sutha tenta di attaccare con una grande flotta aerea il regno di Ku, e Brick Bradford sventa l’assalto mentre Ula, la figlia del re, si innamora dell’eroe biondo, suscitando la gelosia di June.
  • Il problema è ora quello di ritornare: ma come riuscirci? Kalla Kopah ha ripreso i suoi studi nel laboratorio della sfera e riesce ad individuare l’elemento atomico n. 93 che denomina « Junium » in omaggio alla bella figlia del professore Salisbury e moglie di Bradford. Questo elemento transuranico ha la proprietà di ingrandire all’infinito cose ed esseri viventi. Prima di tornare alla dimensione normale i terrestri provvedono all’esplorazione dei pianeti-elettroni Beta e Alfa, ma devono desistere perché il calore del protone-sole rischia di bruciare la sfera e i suoi occupanti.
  • Brick Bradford, strip

    Brick Bradford, strip

  • Non resta che mettere nelle fornaci l’elemento « Junium » e compiere a ritroso il viaggio. La sfera si ingrandisce, lascia il mondo degli atomi, esce dalla melma primordiale, attraversa il mondo dei germi unicellulari e infine esce dalla moneta di rame. Per i nostri esploratori sono trascorsi alcuni mesi; nella dimensione normale, invece, sono trascorsi appena pochi minuti.
  • Gli scienziati che hanno assistito alla loro partenza stanno, infatti, allontanandosi dalla sala, quando il professore Salisbury dice: « Un momento! Vedo qualcosa! ».
  • Ma è la sfera che sta tornando » dice un altro.
  • Impossibile! Sono appena penetrati nella moneta! » Il professor Salisbury ribatte: « Ma non capite? Il tempo è in relazione allo spazio! Quelli che per noi erano minuti, per loro sono stati mesi! ». Il viaggio si conclude felicemente e rappresenta una delle più belle e più riuscite avventure fantascientifiche nella storia del fumetto.
  • Anche la successiva sesta avventura di Brick Bradford (« La fortezza di Alamut », pubblicata tra il gennaio 1938 e il febbraio 1939) è rimasta celebre. I lettori italiani la conobbero in una versione addomesticata e modificata, per non attirare le ire della censura. Brick vi appare come Giorgio Ventura, pilota italiano, con i capelli scuri (il biondo avrebbe evidentemente fatto pensare ad un personaggio anglosassone). Il professore Salisbury divenne il professore Ramorini, provvisto di una folta barba nera (forse per non farsi riconoscere), mentre June divenne Dora. 1 pazienti correttori italiani dovettero intervenire in quasi tutte le strisce per annerire i capelli di Brick ma non avevano fatto i conti con la vicenda. Gli avversari di turno di Brick, infatti, furono Assan Bed Sabbah, il Vecchio della Montagna e il suo successore e usurpatore Alì che, impadronitosi del potere, aveva concepito un disegno politico non dissimile da quello che Hitler stava ormai realizzando con il Terzo Reich.
  • Il dittatore

    L’Usurpatore Alì

  • « lo estenderò il mio potere » dice ad un certo punto della storia il folle Alì « a tutto il mondo. Tutte le nazioni temeranno la mia parola, tutti i popoli si piegheranno alla mia volontà. » E, sollevando un mappamondo e abbracciandolo, Alì aggiunge, in modo non dissimile da quanto proprio in quegli anni stava facendo Charlie Chaplin nel suo film Il dittatore: « Oh, mondo possente, io ti avrò nella mia stretta così, come tengo questo piccolo globo nelle mie mani ». Il riferimento al Fúhrer era troppo evidente e l’editore dovette interrompere la pubblicazione della striscia del pur « casareccio » Giorgio Ventura, pilota italiano. Superata la parentesi della seconda guerra mondiale, Giorgio Ventura tornò in auge anche in Italia e rimase, tra i personaggi dei fumetti, uno dei più simpatici.
  • https://d1466nnw0ex81e.cloudfront.net/n_iv/600/719661.jpg

    Brick Bradford in Comic Book

  • A differenza di Gordon, sempre estremamente serio e compreso nel suo ruolo di salvatore del mondo, Brick Bradford non si lascia sfuggire nessuna occasione per sorridere anche nelle situazioni più delicate e pericolose. Un altro segreto di Bradford è la sua adattabilità alle avventure di stampo più diverso: lo abbiamo visto interprete di storie fantascientifiche, lo abbiamo visto aviatore, esploratore, agente segreto in lotta contro i criminali (una delle più belle avventure di questo genere è quella contro il pirata Fuego che con il suo sottomarino giunse fino al punto di porre l’assedio alla città di New York). L’eroe con la testa a lampadina (questa è infatti la forma che il capo dell’eroe sembra assumere nelle frequenti, inquadrature della nuca disegnate da Clarence Gray) ebbe ad un certo momento a disposizione una vera e propria macchina del tempo che gli consentì di spostarsi da un’età all’altra, nel passato e nel futuro, alla ricerca dell’avventura pura e fine a se stessa.
  • https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/thumb/9/96/Brickbradford.jpg/185px-Brickbradford.jpg

    Locandina del Film

  • Ci sono state avventure con gli Aztechi e i Maya, con i Vichinghi, con gli uomini del futuro, con i robot, uno dei quali, costruito da Avil Blue, era di altezza smisurata, e tutto si è sempre mosso su di un piano parascientifico in cui le teorie di Einstein sono state mescolate con le fantasie accattivanti di H. G. Wells, secondo le migliori regole della « sciencefiction».
  • La coppia Clarence Gray (disegno) e William Ritt (testi) proseguì il suo lavoro ininterrottamente dal 1933 al 1957, sia nelle strisce giornaliere che nelle tavole domenicali (in questa serie si ricorda un eccellente « Brick Bradford al centro della terra » che si protrasse per due anni). Nel 1956 Gray morì e le sue ultime tavole videro la luce nel febbraio 1957. Fin dal 1950, per le strisce giornaliere, aveva incominciato ad affiancarsi il disegnatore Paul Norris che nel 1957 ereditò completamente il personaggio. Anche per Brick Bradford Hollywood si mosse: nel 1948 fu realizzato un serial in 15 episodi per la regia di Thomas Carr e Spericer G. Bennett e l’interpretazione di Kane Richniond (nella parte di Brick) e di Linda Jolinson (nella parte di June Salisbury).
  • In Italia Brick Bradford, con il nome di Bruno Arceri, fece la sua apparizione nel settimanale umoristico Il settebello il 27 ottobre 1934 e conobbe poi una felice giovinezza suAudaceAvventurosoJumbo, Topolino e I tre porcellini nell’anteguerra, con i nomi di Guido e Giorgio Ventura, e di Marco Spada. Nel dopoguerra è stato ripreso da Contastorie,AvventuraAntaresVivaArdimentosoTopolino Albi d’oro, e ai nomi precedenti si sono aggiunti quelli di Antares e di Bat Star. Recentemente., importanti raccolte di avventure di Brick Bradford sono state ripubblicate dagli editori Garzanti, Sugar e Corno.

  • Biografia di Brick Bradford da Wikipedia
  • Brick Bradford è un fumetto di fantascienza ideato nel 1933 da William Ritt (testi) e Clarence Grey (disegni).In Italia, per diversi motivi, Brick Bradford venne tradotto con diversi nomi, tra cui Bruno Arceri, Guido Ventura, Guido Delani, Antares, Marco Spada e Bat Star.Originariamente distribuito dalla Central Press Association, una succursale dellaKing Feature, il fumetto raccolse l’eredità di storie come SkyroadsBuck Rogers e Flash Gordon, trattando tematiche quali l’esistenza dei dinosauriviaggi intergalatticirobot e mondi sub-atomici.
  • http://bdgarthcomics.fr/EN/images/Serg_BrickBradford_vol2_int.jpg

    Brick Bradford

    La popolarità di Brick Bradford aumentò in fretta, tanto che fu dato inizio, il 24 novembre1934, ad una ulteriore edizione del fumetto in un supplemento a colori del fine settimana, anche se veniva già pubblicato sull’edizione domenicale dei principali quotidiani già nel 1933. Il 20 aprile 1935, i creatori di Brick Bradford aggiunsero una macchina del tempo (in grado di viaggiare nel passato e nel futuro) chiamata The Time Top (simile a quella che avrà Alley Oopviaggio nel tempo.

    In seguito, le serie di Brick Bradford vennero ristampate su albi dalla King Feature, tra cui King Comics, dall’Aprile 1936 (con Barney GoogleHenryPopeyeBringing Up Father e altri) e Ace Comics, dal 1947 al 1949. Quando le vecchie storie furono ristampate, iniziò una nuova serie con Brick nello Standard Comics (insieme a Fighting Tank e Supermouse), ma la serie fu presto cancellata. Brick Bradford riapparve di nuovo nel 1960 in King Comics, con storie inedite, insieme ad altri classici come The Phantom e Mandrake.

    Dal fumetto è stato anche tratto l’omonimo film, una famosa serie di libri (per la collana Big Little Books) e un serial in 15 puntate prodotto dalla Columbia Pictures nel 1947.

    Le serie terminarono il 25 aprile 1987. Ritts abbandonò Brick Bradford già nel 1948, Gray ebbe invece problemi di salute nel 1952 mentre Norris (che giunse più tardi, dopo aver aiutato a creare personaggi come AquamanSecret Agent X-9Vic Jordan e Jungle Jim) si ritirò nel 1987.

  • Brick Bradford in versione originale.
    Brick Bradford italianizzato in Guido Ventura, con i capelli neri.

    Dal 21 agosto 1933 alla primavera del 1987 il biondo e scultoreo eroe americano imperversa, a volte con il suo vero nome e più frequentemente sotto mentite spoglie, dalle pagine delle migliori testate italiane. Creato da William Ritt per i testi e Clarence Gray per i disegni , ha modo di spaziare per tutti gli universi conosciuti ed ignoti, spostandosi a suo piacere anche nel tempo a bordo della Cronosfera. Dal 1949 Gray realizza testi e disegni, ma dal 1952 per le striscie quotidiane e dal 1957 alla sua morte anche per le tavole domenicali, il personaggio passa di mano a Paul Norris, un onesto artigiano del disegno che non è certo all’altezza dei suoi predecessori. Così ala l’interesse e, nel 1987, la serie si chiude.

    Nel campo dell’ avventura ed in quello della fantascienza, Brick Bradford ci ha offerto alcune delle più interessanti ed avvincenti storie a fumetti. Vent’anni fa un referendum fra i lettori di una rivista specializzata indicò largamente al primo posto “Viaggio in una moneta” come la migliore avventura in assoluto pubblicata fin’allora in Italia.

    Apro una parentesi per i lettori che non fossero addentro nel campo dei fumetti (doppiamente benvenuti a questa rubrica). Ho parlato qui sopra di striscie giornaliere e tavole domenicali; negli USA i fumetti vengono pubblicati quasi esclusivamente sui giornali quotidiani che, dal lunedì al sabato, pubblicano in bianco e nero le striscie di diversi personaggi. Ogni striscia è composta da una a 4 figure ed il lettore legge di giorno in giorno come si evolve la trama. L’autore sovente presenta una situazione conclusa nella striscia, ma per le grandi avventure bisogna proprio aspettare il giorno dopo per sapere se il pugno dato è arrivato a destinazione od il bacio richiesto viene concesso o ricusato. Queste sono le striscie giornaliere (SG). Alla domenica si trova invece allegato al giornale un supplemento a colori che contiene gli stessi personaggi della settimana più eventuali altri, ma a piena tavola. Il bello della storia è che la storia (ripetizione voluta ) è quasi sempre diversa da quella in corso durante la settimana. Abbiamo così le tavole domenicali (TD). Diversamente, da noi, salvo qualche eccezione, i fumetti hanno un loro giornale. Capita poi che un editore acquisti i diritti di pubblicazione per le striscie giornaliere ed un suo collega quelli per le tavole domenicali. Negli anni ‘30 succede poi che per distinguersi nella produzione si cambia il nome dei personaggi, e il lettore non ci capisce più nulla. Ad esempio Cino e Franco in versione Nerbini vengono chiamati Tim e Tom su Topolino, giornale che pubblica le tavole domenicali.

    Brick Bradford è conosciuto con il suo vero nome quando L’Audace pubblica negli anni ‘30 le sue tavole domenicali, ma su altre testate prende altri nomi. Penso che Brick Bradford sia il personaggio al quale è stato appioppato il maggior numero di nomi diversi.

    Settebello, un settimanale umoristico degli anni ‘30 pubblica a puntate la prima avventura giornaliera del nostro eroe chiamandolo Bruno Arceri. Sui Tre Porcellini e su Topolino della Mondadori gli appioppano il nome di Guido Ventura e gli fanno diventare neri i biondi capelli per italianizzarlo. Per la Mondadori vive le sue più belle avventure giornaliere da “Le isole sotto i ghiacci” a “Viaggio in una moneta”, a “La fortezza di Alamoot”, storia edita nel 1938-1940 che per motivi allora incomprensibili fu chiusa bruscamente rimandando il lettore ad altre avventure. I motivi erano politici: il contenuto della storia e la sua provenienza dagli Stati Uniti ne vietavano la prosecuzione: eravamo in guerra. Lessi soltanto trent’anni dopo, in una edizione integrale per collezionisti, come finiva l’avventura.

    Nel 1944 in una versione ad album di “Nel mondo degli atomi”, alias “Viaggio in una moneta”, il nostro eroe si chiama Guido Delani. Questa famosa storia ci narra le peripezie di Brick Bradford nel mondo degli atomi. Il professor Kalla Kopak trova il modo di rimpicciolire ed ingrandire all’estremo persone ed oggetti. Costui, assieme a Brick, alla morosa di Brick, e ad un viaggiatore clandestino che farà una brutta fine, parte per un viaggio nell’infinitamente piccolo, in una moneta di rame da un centesimo a bordo di un’enorme sfera munita di tutti gli aggeggi necessari alla bisogna. La sfera si alza dai suoi appoggi, comincia a rimpicciolire rapidamente, si avvicina alla moneta, vi si introduce. Uno degli scienziati che assiste alla scena segue il tutto con il microscopio finché è possibile. Poi tutti si avviano all’uscita del laboratorio per chiuderlo. Ma l’ultimo della fila si blocca: dalla moneta sta già riapparendo la sfera con i nostri eroi reduci dal lungo viaggio in altri mondi abitati da strani esseri, buoni e cattivi, maschi e femmine, con e senza ali. Tutti si erano scordati il vecchio Einstein e la sua legge della relatività: nell’ infinitamente piccolo i tempi sono infinitamente brevi. Così un’avventura che per i nostri eroi è durata dall’ 8 febbraio al 24 luglio 1937, nel nostro mondo è durata sì e no qualche secondo.

    Oltre al già citato Giorgio Ventura, abbiamo Antares, Marco Spada, Bat Star: tutti nomi usati di volta in volta dai vari editori per presentare le avventure di Brick in salsa diversa.

    Il nostro eroe è stato anche plagiato. Nel 1949, nelle pagine interne de Il Giornalino, compare la storia intitolata “L’isola di Kura-Kura” di un non meglio precisato U. Nava. Penso che la direzione del periodico abbia accettato in buona fede il lavoro di questo signore; la guerra è finita da poco, la conoscenza nel campo fumettistico non è generalmente gran che, i disegni sono bellissimi, il testo per la verità un po’ meno: ovvio che accettino di buon grado di pubblicare la storia. Peccato che i disegni siano semplicemente un collage delle tavole domenicali di Brick Bradford. Al nostro eroe, che compare con il nome di Joan Herbert, hanno solo applicato un paio di baffetti.

    Arriviamo finalmente alle edizioni integrali, cronologiche, per collezionisti, quasi sempre non reperibili nei soliti circuiti librari o nelle edicole e che si possono ordinare direttamente agli editori od acquistarle nelle mostre-mercato specializzate. Sono delle magnifiche edizioni che ci permettono finalmente di leggere le avventure di Brick Bradford ed altri eroi dei fumetti in modo integrale e corretto. Anch’io ne sono in possesso. Però il vecchio giornalino che si aspettava di settimana in settimana all’edicola era tutt’un’altra cosa. 



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