Descrizione
SERIE COMPLETA ORIGINALE DI TUTTI I 12 NUMERI DI YRA USCITI TRA IL 1980 ED IL 1981.
DAGLI STESSI AUTORI DI BIANCANEVE ( AI DISEGNI L’ESTROSO ED ISPIRATO LEONE FROLLO E AI TESTI RUBINO VENTURA, PSEUDONIMO E CINTURA DI PRIVACY DEL RISERVATO ED ERMETICO GIUSEPPE PEDERIALI, STIMATO PROFESSIONISTA LETTERARIO E AMICO D’ INFANZIA TRA L’ALTRO DI STEFANO RODOTA’ E DELL’ ARCIVESCOVO BAGNASCO) ECCO LA CINICA, SNATURATA E SOZZISSIMA YRA , INCANTEVOLE VAMPIRA PROTAGONISTA DI UN HORROR ANTICONVENZIONALE E PARADOSSALE, COSTELLATO DI DELIRANTI DIVAGAZIONI NARRATIVE ED ESPEDIENTI RETORICI ESTREMI AL LIMITE DEL BIZZARRO E DELL’ ASSURDO, OLTRE CHE DEL BUON GUSTO E DELLA DECENZA
UN PERSONAGGIO, SE NON MINIMALE, E TANTOMENO MINIMALISTA, QUANTOMENO MINIMIZZATO, NEL SENSO CHE NON RIUSCIRA’ NEMMENO A SFIORARE I SUCCESSI DELLA MITICA FIABA A FUMETTI RIVEDUTA E CORROTTA, MA AVRA’ PUR SEMPRE IL TEMPO DI COMPIERE ALCUNE TREMENDE ATROCITA’ E SVARIATE PORCATE ABOMINEVOLI NELLA GODERECCIA CORNICE FANTASY DEI CASTELLI, DELLE SEGRETE, DELLE STANZE DI TORTURA E DELLE ALCOVE MEDIEVALI
collana Aldilà – nuova serie YRA, Edifumetto s.r.l.
SERIE COMPLETA IN OTTIME CONDIZIONI, COME DIFETTI DEGNI DI MENZIONE APPENA UNA PICCOLA ABRASIONE NEL RETROCOPERTINA DEL N.8, NESSUN ALBO E’ DI RESA
01 (00.10.80) – SARAI VAMPIRA
02 (00.11.80) – LA DOLCE GENEVIÈVE
03 (00.12.80) – IL MATRIMONIO DELLA VAMPIRA
04 (00.01.81) – IL NIDO DELL’ AQUILA
05 (00.02.81) – LE DIECI ORFANELLE
06 (00.03.81) – LA TESTA MOZZA
07 (00.04.81) – COSA C’ENTRA DRACULA ?
08 (00.05.81) – UNA INFERNALE SETE DI SANGUE
09 (00.06.81) – BELBRUT
10 (00.07.81) – AMATI PIEDI
11 (00.08.81) – L’UCCELLO DI GENGIS KHAN
12 (00.09.81) – A VENEZIA
La vicenda prende le mosse in un medioevo fiabesco popolato dalle più disparate creature fantastiche: draghi, arpie, sirene delle paludi (metà rospo invece che metà pesce) e simpatici gnomi sporcaccioni, come il narratore che ci accompagnerà per tutta la saga: Yra è una bellissima contadinella che viene rapita e violentata dal bieco Signore del Castello di turno. La ragazza si ribella alla stupro e cava un occhio al nobiluomo, che la scaraventa nelle segrete del maniero, in attesa di torturarla a morte. A salvarla ci pensa la strega lesbica Romilda (c’è sempre una spalla omosessuale) che la avvelena e la fa risorgere come vampira, sperando di farne la sua schiava e concubina. La nuova Yra si rivelerà, però, tutt’altro che malleabile. L’innocente fanciulla si è trasformata in una crudele e lussuriosa emissaria di Satana, assetata di sangue e di vendetta. Dopo aver visto suo figlio Saul sedotto dalla maliarda (che finisce per invaghirsene), il signore del castello, per debellare Yra, è costretto a ricorrere all’unico vampiro abbastanza tosto per vedersela con lei… Nientemeno che Dracula in persona, reclutato con un annuncio su tutte le principali testate internazionali: Se l’ambientazione, il sarcasmo beffardo e le dinamiche del triangolo tra la protagonista, Saul e Genevieve rimandano a Lucifera (la stessa coppia dei ‘buoni’ sembra una caricatura di Faust e Margherita), Yra riprende con maggiore maturità alcune delle intuizioni che avevano fatto la fortuna di un’altra serie creata da Pederiali (col consueto nom de plume di Rubino Ventura) e Frollo: Biancaneve, della quale vengono recuperati la vena satirica, il gioioso e a volte sorprendentemente tenero pansessualismo, gli scherzosi riferimenti all’attualità (Romilda, ad esempio, è cosi brutta da “sembrare la madre di E.T.” e ha una “sfera di cristallo a transistor di fabbricazione giapponese”) e i deliziosi svarioni metafumettistici. Dracula, quando sa di essere stato ingaggiato per far fuori una vampira, domanda preoccupato se non si tratti di una certa Sukia. Romilda esorta Saul a cercare di uccidere l’antagonista ricordandogli il suo ruolo di “eroe forte e bello della storia“, poi gli rimprovera di “guardare troppi film western” quando l’uomo afferma di voler sfidare il re dei vampiri a duello. Ovviamente, come in ogni serie sexy horror che si rispetti, oltre a Dracula è presente nel cast anche Satana, che celebra le nozze tra Yra e Saul dopo essersi approfittato della bella succhiasangue (anche questo è un evergreen immancabile). Yra è un gioco raffinato e stracolmo di idee sui topos del fumetto erotico seriale italiano condotto da due autori che ne avevano creato alcune delle pagine migliori. Complice un Frollo in stato di grazia, lo humour nerissimo e la vena surreale conferiscono una sorta di allegra levità anche alle scene più estreme (la vampira fa rapire un gruppo di ragazzine dodicenni per bagnarsi nel loro sangue a uso Contessa Bathory ma Romilda, che ha un cuore d’oro, le salva per poi… Aprire un bordello e farle prostituire; nel fumetto popolare di oggi sarebbe impossibile anche solo concepire uno spunto del genere). |