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è risaputo che le donne fuori dal loro habitat naturale (che ovviamente è solo ed esclusivamente quello casalingo, dal cucinare al lavare i piatti, fare il bucato e stirare, rammendare, spolverare, pulire e spazzare la casa e dare lo straccio al pavimento, oltre a fare, allevare e crescere figli e a soddisfare periodicamente le naturali impellenze maschili del proprio compagno ) possono solo combinare guai, disastri e sciagure:  la saggezza popolare dei proverbi ha inesorabilmente sancito che tutte le altre situazioni umane e sociali sono assolutamente inopportune, sconsigliate, dannose e nefaste per la femmina, assolutamente inadatta, inefficace e impedita, per esempio alla guida ( “donna al volante pericolo vagante”) , nell’ economia domestica (“donna, padella e lume sono di gran consumo”), nella relazionalità (“meglio la botte piena che la moglie ubriaca”), nella aspettativa di fertilità (“la donna fino a 50, l’ uomo finchè campa”) e in pratica ovunque (“chi dice donna dice danno”, “dove donna domina tutto si contamina”,”la donna ha più capricci che ricci”,”donne e oche tienine poche”, fino alla lapidaria sentenza del supremo filosofo Nietzsche che afferma perentorio che “la donna è stata il secondo errore di Dio”).
Figuriamoci allora una improbabile eroina in sottana nel selvaggio e rude far west, armata di pistola, di coltello e di lazzo, a vedersela con indiani, fuorilegge, razziatori, vaccari e cacciatori di taglie, fino a quali estremi di nefanda indecenza si può spingere e quali imprese aberranti e raccapriccianti può arrivare a compiere

WESTERN il vero western a fumetti per adulti – contiene  CALAMITY JANE , tascabile, EDIZIONE S.E.P.I.M.   N.11,  novembre 1966, è il numero conclusivo della collana.