Descrizione
RIN TIN TIN E SERGENTE KIRK N. 82, EDITRICE CENISIO , OTTOBRE 1975
TESTATA PER RAGAZZI PIUTTOSTO LOGORA, ASFITTICA E ARRANCANTE , CERCA UN DISPERATO E IMPROBABILE RESTYLING ATTRAVERSO L’ INNESTO DEL NUME FUMETTISTICO SUPREMO E ONNIPOTENTE HUGO PRATT, OVVIAMENTE CON UNO DEI SUOI FUMETTI PIU’ DATATI ,MENO RAPPRESENTATIVI E POCO RIUSCITI, CON L’ ILLUSORIO INTENTO DI USCIRE DALLO STAGNANTE IMMOBILISMO NEI GRAFICI DEI DATI DI VENDITA DA TEMPO ORMAI QUASI PIATTI, DI ADESCARE UN NUOVO IPOTETICO TARGET DI PUBBLICO E RACIMOLARE QUALCHE PREZIOSA LIRETTA PER PAGARE L’ AFFITTO, LA LUCE, L’ ACQUA E IL GAS.
All’ interno :
hugo pratt
IL SERGENTE KIRK – l’ attacco comanche
( EL SARGENTO KIRK )
inserto centrale staccabile di 32 pagine in bianco e nero
serie realizzata in Argentina a partire dal 1953 su testi di Hector G. Oesterheld, uscì all’ epoca sul settimanale Misterix
copertina di Hugo Pratt
contiene anche una stucchevole storia di Rintintin & Rusty disegnata da Carlo Raffaele Marcello (IL FANTASMA DEL CANYON D’ ARGENTO)
CONDIZIONI BUONISSIME
NON SERVE ESSERE DELLE AUTORITA’ ACCADEMICHE , DEGLI ESPERTI DI FAMA E LIVELLO MONDIALE O DEGLI INSIGNI STUDIOSI DELL’ ESPRESSIONE, DELLA COMUNICAZIONE, DELLE ARTI FIGURATIVE E DELLE MANIFESTAZIONI DEL SEGNO, COME ERNST HANS GOMBRICH , UMBERTO ECO O VINCENZO MOLLICA, PER CAPIRE CHE HUGO PRATT E’ STATO UN ARTISTA IMMENSO, INCOMPARABILE E IRRIPETIBILE.
NEGLI ANNI DELL ‘ ASPRO , ARIDO E AMARO DOPOGUERRA LA VITA NON ERA FACILE PER NESSUNO: IL COMPITO DI RACIMOLARE LA PAGNOTTA COI PROVENTI DEL DISEGNO ERA POI IN QUELL’ EPOCA TANTO GRAVOSO QUANTO PROIBITIVO.
E PORTARE ADDOSSO UN NOME IMPEGNATIVO E SFARZOSO COME “HUGO” NON DEVE AVERLO CERTO AGEVOLATO.
E SICURAMENTE NON LO HA AIUTATO NEANCHE LA SUA ORIGINE VENEXIANA, ANCORA OGGI TRISTEMENTE E VERGOGNOSAMENTE ASSOCIATA A UNA VASTA GAMMA DI STEREOTIPI E PREGIUDIZI TANTO RADICATI E DIFFUSI QUANTO INGIUSTIFICATI E MESCHINI ( COME LA INFONDATA E INFAMANTE DICERIA CHE SIANO TUTTI UNA IGNOBILE ACCOZZAGLIA DI LAGUNARI INFIDI E DISONESTI, ACCAPARRATORI E SPECULATORI, TAGLIAGOLE E BORSEGGIATORI, CON L’ ACQUA IN CASA E IL VINO IN CORPO, CAPACI SOLO DI OZIARE E DI FREGARE I MALCAPITATI E IGNARI TURISTI ).
E ANCOR MENO LA SUA DISCUTIBILE SCELTA, DOPO SVARIATI ANNI RANDAGI VISSUTI DA GIRAMONDO ERRANTE SE NON PROPRIO DA VAGABONDO BARBONE, DI STABILIRE UNA PARVENZA DI DIMORA IN UN BORGO ARRETRATO, EMARGINATO E SPERDUTO COME LA DEPRESSA MALAMOCCO, AI CONFINI ESTREMI DELLA SOMMA REPUBBLICA MARINARA, IN UN CUPO HABITAT OSTILE E SELVAGGIO SICURAMENTE PIU’ ADATTO AI GABBIANI AI CORMORANI ALLE SEPPIE ALLE GRANCELLE AI PAGANELLI ALLE FOLAGHE AI FISCHIONI E ALLE TELLINE
EBBENE DUNQUE, COME HA POTUTO IL MAESTRO AFFERMARSI, COME HA POTUTO DIVENTARE QUALCUNO, COME E’ RIUSCITO UGUALMENTE A SFONDARE , NONOSTANTE TUTTO QUESTO COMPLESSO DI CIRCOSTANZE IMPLACABILMENTE AVVERSE E SFAVOREVOLI ? MA ALLORA COME HA FATTO ? CHI L’ HA AIUTATO ? E PERCHE’ ? AIUTO ! AIUTATEMI, NON RIESCO A CAPIRE, ANCH’ IO VOGLIO RIUSCIRE A SOPRAVVIVERE, A CAVARMELA E AD EMERGERE NELLA SPIETATA COMPETITIVITA’ DEL MONDO , A DIVENTARE FAMOSO E IMPORTANTE E AD ARRICCHIRMI SCRIVENDO E DISEGNANDO GIORNALINI A FUMETTI. PERCHE’ LUI C’E’ RIUSCITO ED IO NO ?
de los años ’50 (desde enero de 1953 y hasta diciembre de 1957). En
las primeras publicaciones no se mencionaba a los autores. Luego
sabríamos que el argumento era de un casi desconocido Héctor Oesterheld (hacía Bull Rockett,
desde 1952), y los dibujos de Hugo
Pratt , ya conocido en nuestro país por Hombres de la Jungla (= Junglemen) en Salgari y Cinemisterio.
El sargento Kirk, Helen Harper, el
Corto.
Maha, el tchatoga; el doctor Forbes,
Kani.
El cacique Ojo Muerto, el coronel
Dodge, el cazador Dinard.
en el desierto norteamericano con un militar de fronteras que
cuestionaba su actuación (y la de su ejército) en la conquista de
territorios indígenas. A medida que se hacía conciencia su rebeldía, iba
encontrando en sus aventuras a nuevos personajes que se iban
convirtiendo en sus amigos inseparables.
El estilo de dibujo de Pratt se va estilizando y adquiriendo la
personalidad que lo caracterizó.
aventuras se fueron trasladando a regiones boscosas y silvestres,
realizando por tierra y ríos el recorrido de una prolongada exploración
errabunda.
Cuando Pratt le ponía ganas al dibujo, lograba
escenas como esta pelea.
revista tenía color solamente en la tapa y la contratapa y las
interiores de éstas; así que la historieta que empezaba la revista, o la
terminaba, era la que lucía dos carillas de colores.
La acción siempre fue un elemento
importante en el dibujo de Pratt.
A esta canoa sólo le falta un toque de
aguada para llegar a Ticonderoga:
Desde un principio, Pratt
se esmeró en detallar vestimentas y poblados indígenas, y elementos del
paisaje, pájaros, árboles, troncos partidos, canoas; mostraba así un
preludio de Ticonderoga
y Wheeling.