Wishlist
  • No products in the cart.
Back to top

Shop

paul auster david mazzucchelli CITTA' DI VETRO graphic novel repubblica espresso

19,90

1 disponibili

Descrizione

I FUMETTI DI REPUBBLICA-L’ESPRESSO / collana GRAPHIC NOVEL 

magnifica collana uscita nel 2006 in abbinamento editoriale al quotidiano La Repubblica e al settimanale L’Espresso che proponeva stupendi e basilari romanzi grafici realizzati dai migliori maestri internazionali, una serie tanto bella, sublime ed apprezzabile quanto breve, incompresa e passata inosservata


volume 3

paul auster / david mazzucchelli / paul karasic

CITTA’ DI VETRO

city of glass

Ormai rinnegate e sconfessate le scampagnate e le sbornie supereroistiche insieme a Miller sui sentieri sconnessi di Devil Born Again e Batman Year One, il buon David Mazzucchelli per gli amici Mazza, adesso artisticamente più maturo, consapevole ed equilibrato nonchè emotivamente più disincantato, riflessivo e neutrale, si cimenta – con il fondamentale aiuto dello specialista semiologo ed ermeneuta Paul Karasic – nella ostica ed esaltante trasposizione a fumetti di un’opera complessa, refrattaria, renitente e quasi proibitiva come lo straordinario capolavoro letterario postmoderno di Paul Auster che apre la Trilogia di New York


.

Comincia per caso, con un equivoco. In seguito a uno scambio d’identità, lo scrittore Quinn si ritrova coinvolto in una strana vicenda che lo porta a conoscere Stillman, un anziano signore che sta “inventando una nuova lingua” per rimettere insieme i frammenti di un mondo alla deriva. In una New York a pezzi, in un labirinto di segni e mappe urbane che rimandano a significati misteriosi, Quinn compie la sua personale discesa agli inferi.

Tratta dal celebre romanzo di Paul Auster che apre la Trilogia di New York, questa storia inizia come un giallo e diventa ben presto molto di più, trasformandosi in investigazione metafisica, in una riflessione sul linguaggio, sul rapporto tra le parole e le cose, la realtà e la sua rappresentazione. Un’affascinante indagine sulla creazione stessa dell’opera d’arte.

 “Il libro di Paul Auster è un romanzo complesso, ricco, ‘adulto’. Riguarda il linguaggio, e la struttura del linguaggio, e l’identità. E’ stata una vera sfida: trovare un modo visivo di esprimere queste cose. Non è che puoi semplicemente aggiungere dei disegni al romanzo e dire: ‘Ecco qua l’adattamento’. Il termine adattamento per me connota un qualche genere di riduzione, di condensazione” (David Mazzucchelli).

Mazzucchelli“Tutto cominciò con un numero sbagliato”, una telefonata in piena notte, alla persona sbagliata, un Paul Auster che non è lui. Il protagonista ha perso moglie e figlio, morti cinque anni prima, e scrive romanzi gialli con uno pseudonimo (Daniel Quinn). Non ha amici. Il disegno di Mazzucchelli compie uno zoom vertiginoso, dal profilo della città, New York, fino all’impronta digitale: “New York era il nessun luogo che si era costruito intorno”. Chissà perché, questo Paul Auster decide di vivere la falsa vita che gli si apre con la telefonata, finge di essere chi non è.

Incontra un folle, Peter (come il figlio morto), vittima di un esperimento pedagogico del padre, e Mazzucchelli rappresenta i suoi pensieri caotici con segni elementari, associazioni di idee. Il ritorno del padre è la minaccia che ha spinto la moglie di Peter Stillman a cercare Auster.

Inseguendo i suoi fantasmi, il padre ha tenuto rinchiuso il piccolo Peter in una stanza per nove anni, voleva scoprire il linguaggio dell’innocenza. Per questa follia, il genitore è stato in carcere per molti anni, ma con l’avvicinarsi della sua scarcerazione Peter potrebbe essere di nuovo in pericolo. Quinn/Auster segue Stillman e annota tutti i suoi movimenti sopra un taccuino. Scopre che il vecchio non ha intenzione di fare del male al figlio, ma cammina per Manhattan raccogliendo oggetti rotti e inutili.
Inframmezzato a lunghe digressioni dal Paradiso perduto di Milton, il pedinamento di Auster-Quinn al padre di Peter: “Molto più tardi, quando era ormai troppo tardi, capì che aveva nutrito una speranza segreta. Quella di risolvere il caso così brillantemente da conquistarla”. Il padre segue percorsi insignificanti, che Auster decifra come mappe: ogni giorno la successione delle strade disegna una lettera fino a comporre una scritta. The Tower of Babel…

in appendice : BIG MAN (il gigante)  in bicromia

CONSONA, ADEGUATA E BRILLANTE, NONCHE’ DOVEROSAMENTE OTTIMA ED ABBONDANTE, ANCHE LA SEZIONE DI APPROFONDIMENTI, CON ECCELLENTI CONTRIBUTI CRITICI, STORICI ED ANALITICI DI LUCA RAFFAELLI E CHRIS BRAYSHAW ED UNA ESTESA INTERVISTA DI BILL KARTALOPOULOS A KARASIC 

I FUMETTI DI REPUBBLICA-L’ESPRESSO, collana GRAPHIC NOVEL, volume 3, brossurato con bandelle laterali, novembre 2006, gruppo editoriale L’Espresso / Coconino Press , bianco/nero e bicromia, formato cm. 19,7×28 , 224 pagine + copertina

VOLUME IN CONDIZIONI OTTIME


Questo sito web utilizza i cookie

Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi.

Leggi di più sui cookie Informazioni sulla Privacy

Consenso fornito in data: id:

Informazioni sulla Privacy Leggi di più sui cookie
Tecnici Marketing Statistiche Preferenze Altro

Dettagli cookie presenti su questo sito web

Al momento non utilizziamo cookie del tipo: Preferenze, Marketing, Altro

You don't have permission to register