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morris LUCKY LUKE 16 BILLY THE KID alessandro editore I CLASSICI 35 1990 & e

7,50

1 disponibili

Descrizione

rené goscinny – morris  ( Maurice de Bevere )

LUCKY LUKE

Billy the Kid

BILLY THE KID (1962)


LUCKY LUKE & BILLY THE KID
LUCKY LUKE CONTRO BILLY THE KID



QUESTO SEDICESIMO ALBUM DI LUCKY LUKE USCITO ALL’ INTERNO DELLA COLLANA MISTA I CLASSICI (NE E’ IL N.35) DI ALESSANDRO DISTRIBUZIONI/EDITORE, CORRISPONDE AL VENTESIMO DEL PRIMO STORICO CICLO DUPUIS DEL PERSONAGGIO E NE PUBBLICA LA 33ESIMA AVVENTURA IN ASSOLUTO, IN CUI IL COWBOY SOLITARIO E SOLIPSISTICO INCROCIA PER LA PRIMA VOLTA UNA MONUMENTALE LEGGENDA DEL WEST, QUELLO SCAPESTRATO DI HENRY McCARTY ALIAS BILLY THE KID CHE NELLA REALTA’ SI DIVERTIVA INVECE A GIOCARE A GUARDIE E LADRI CON LO SCERIFFO PAT GARRETT

VOLUME CARTONATO TUTTO A COLORI, DICEMBRE 1990, traduzione di R. FUMBLE, lettering di M.K. , CONDIZIONI ECCELLENTI

Résumé: 

Un des desperados les plus
terribles de l`Ouest est Billy the kid. Il est très jeune, il aime le
chocolat chaud et les bonbons. Billy c`est installé à Fort Weakling.
Les habitants de la ville ont tellement peur de lui qu’ils font tout ce
que Billy veut. Même le shérif n’ose pas l’arrêter. Luke arrive à Fort
Weakling pour y trouver du travail et il fait la rencontre de Billy.
Luke n’a pas peur de lui et ça plait à Billy. Luke réalise rapidement
que Billy contrôle toute la ville. Luke fait la rencontre de Josh
Belly, l’éditeur du journal de la ville. Josh veut l’expulsion de Billy
mais personne ne veut l’aider. Luke deviendra l’adjoint du shérif.
Luke et Josh vont essayer plusieurs moyens pour arrêter Billy mais aucun
ne réussira. Pour faire réaliser au villageois que Billy n’est qu’un
gamin, Luke devient un bandit plus redoutable que Billy. Les villageois
demande à Billy de les aider à débarrasser la ville de Luke. Billy
déteste le fait que les villageois le trouve gentil. Ils finiront par
ne plus avoir peur de Billy. Luke arrêtera Billy et il sera condamné à
1247 ans de prison.

 

CAPOLAVORO DEL FUMETTO FRANCO-BELGA E FONDAMENTALE SAGA DI SPIETATO UMORISMO E DISSACRANTE PARODIA SULL’ INTERMINABILE EPOPEA AMERICANA DELLA FRONTIERA COME SINCRETICO FATTORE DI COESIONE E ULCERANTE ELEMENTO DI CENTRALITA’ NELLA STORIA E NELLA CULTURA USA (SULLA LUCE RIFLESSA DELLA QUALE SI CROGIOLANO E VIVONO ANCOR OGGI DI RENDITA MOLTI SENATORI DEL CAMPIDOGLIO, ATTORI DI HOLLYWOOD, STREGONI DI WALL STREET E STRATEGHI DEL PENTAGONO, MENTRE LA SCIA DI SANGUE CHE HA INNESCATO HA CONTINUATO AD ALLUNGARSI NEI SECOLI ANCHE UNA VOLTA TERMINATI E PORTATI A COMPIMENTO COLONIZZAZIONE E GENOCIDIO, ALIMENTANDO L’ IDEOLOGIA FOLLE CHE HA ARMATO VIA VIA LE MANI DEGLI ASSASSINI DI MARTIN LUTHER KING, SAM COOKE, MALCOLM X, JOHN LENNON, SHARON TATE, KITTY GENOVESE, LEE MORGAN, NOTORIOUS B.I.G. , MARVIN GAYE, GIANNI VERSACE, DOROTHY STRATTEN, SELENA, TUPAC SHAKUR, JOHN WHITEHEAD,  JASMINE FIORE, DARRELL ABBOTT, PAULA SLADEWSKY, ECC ECC)

LUCKY LUKE E’ UN TENERO, PACATO, MODERATO, ASESSUATO, APOLITICO E APARTITICO COWBOY, TALMENTE METODICO, RIFLESSIVO E PONDERATO TANTO DA SEMBRARE QUASI FUORI POSTO NEL SELVAGGIO E RUDIMENTALE FAR WEST ANCHE SE SPARAVA PIU’ VELOCE LUI DELLA SUA OMBRA

TENDENZIALMENTE CARATTERIZZATO DA MISANTROPIA ASCETICA E MISOGINO CONVINTO E PRATICANTE, E’ SOLITO ERRABONDARE SOLITARIO IN COMPAGNIA SOLTANTO DEL FEDELE CAVALLO SALTAPICCHIO / JOLLY JUMPER , MA NON DISDEGNA DI INTERROMPERE OGNI TANTO LA SUA DERIVA SOLIPSISTICA PER LE PRATERIE E LE PISTE SELVAGGE DELL’ OVEST PER DISTRARSI IN QUALCHE RITEMPRANTE SCARAMUCCIA, SCAZZOTTATA, SPARATORIA, LINCIAGGIO O GARA DI RUTTI.

TRA I SUOI PRINCIPALI NEMICI E AVVERSARI SPICCANO IL FAMILISMO AMORALE DEI LOMBROSIANI FRATELLI DALTON E DELLA LORO CASTRANTE E SNATURATA MADRE, LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA SOLIDALE E OMERTOSA DELLA COSCA CAPEGGIATA DAL FUORILEGGE JESSE JAMES,  E IL BULLISMO DEVIANTE DEL DELINQUENTE MINORILE BILLY THE KID, OLTRE NATURALMENTE AI SOLITI CENCIOSI E PUZZOLENTI INDIANI, SEMPRE PIU’ BUONI DA MORTI CHE DA VIVI

Un solitario cowboy senza macchia e senza paura, strade aride e polverose, sperduti villaggi nel deserto, malfamati saloon, risse e una bella galleria di cattivi. Non mancano neanche ballerine, derelitti alcolizzati accasciati sul bancone dei saloon e duelli all’ultimo sangue; non manca niente a Lucky Luke, esponente di spicco della bande dessinée franco-belga, per entrare di diritto tra i classici del fumetto Western.
Ma questo originale western, creato nel lontano 1946 (il primo episodio è Arizona 1880) dal fumettista Morris (pseudonimo di Maurice de Bevere), a cui si è affiancato in seguito lo sceneggiatore René Goscinny (creatore tra l’altro del mitico Asterix), non è solo un ‘western’ classico ma anche un classico dell’umorismo; un fumetto comico che ripercorre esasperando gli stereotipi del western, mettendo in risalto il lato divertente e cialtronesco della vita al tempo dei pionieri americani.

Il protagonista è Lucky Luke, un simpatico cowboy dall’aria furba e dal ciuffo pronunciato. Di lui si dice che sia così veloce con la pistola che riesca a sparare più rapidamente della propria ombra. Nonostante questa eccezionale abilità, il più delle volte Lucky Luke preferisce risolvere le situazioni ricorrendo all’astuzia ed evitando fin quando possibile il ricorso alle armi.
L’abbigliamento tipico del protagonista è composto da stivali con sperone, jeans, camicia gialla, gilet nero, fazzoletto rosso al collo, cappello bianco e sigaretta tra le labbra.
Inseparabile compagno di avventure del pistolero è il suo destriero Jolly Jumper (un cavallo bianco dalla bionda criniera noto anche, nelle prime storie, col nome di Saltapicchio), animale estremamente intelligente e sempre pronto alla battuta dissacrante (ma solo pensata, a differenza di altri cavalli del fumetto come il Trottalemme di Coccobill che arriva a parlare per davvero). Sempre attento e all’erta è un amico che in più di un caso si è rivelato indispensabile per il buon esito delle missioni di Lucky Luke.
Altro compagno meno presente e meno indispensabile ma simpaticissimo è il cane, un po’ tontolone, Rantanplan (anch’egli pensante).
Tra i villain della serie meritano assolutamente una citazione i temibili e ricorrenti Fratelli Dalton (Joe, William, Jack ed Averell in realtà cugini di una prima banda di fratelli Dalton fatti fuori da Lucky Luke)  ma sono in tanti ad incrociare la strada battuta dal nostro cavaliere solitario, spesso nomi ormai diventati leggendari quando si parla di vecchio west (da Billy the Kid a Calamity Jane, da Buffalo Bill a Jesse James).
Nel finale di ogni storia vediamo la shilouette del nostro eroe allontanarsi al calar del sole cantando la triste ballata ‘I’m a poor lonesome cowboy… far away from home…
Nato in un periodo storico in cui il fumo non era ancora demonizzato Lucky Luke si presenta ai giovani lettori con un immancabile mozzicone di sigaretta che gli pende costantemente dalle labbra. Negli anni ’80 il Morris decide di far smettere di fumare Lucky Luke e sostituisce la sigaretta con un filo d’erba; grazie a questa sorta di ‘autocensura’ l’autore riceverà nel 1988 un riconoscimento dall’OMS. 

A parte i due storici autori, si sono cimentati con il personaggio numerosi altri fumettisti; alla sceneggiatura ricorrono spesso i nomi di Xavier Fauche e Jean Léturgie. In seguito alla morte di Morris la realizzazione dei disegni è stata affidata all’artista francese Achdé (pseudonimo di Hervé Darmenton) su testi di Laurent Gerra.

Oltre al fumetto esistono diverse serie animate con protagonista Lucky Luke e una serie Tv e due film diretti e interpretati da Terence Hill.

Lucky Luke

Alessandro Bottero – 28/03/2006

Il cow boy più famoso del fumetto franco-belga nasce nel 1946 su “L’Almanach 47 de Spirou”. E’ abilissimo con le pistole, al punto che è noto come l’uomo che spara più veloce della sua ombra, tuttavia preferisce ricorrere all’astuzia per catturare i criminali. Lucky Luke è accompagnato da due comprimari animali che offrono spunti per innumerevoli gag: Jolly Jumper, il suo cavallo, intelligente quanto e più di un uomo, e Ran Tan Plan, cane idiota quanto e più di un uomo. Ran Tan Plan è un personaggio riuscitissimo, tanto che non di rado ruba la scena al più blasonato e intelligente Lucky Luke. Il creatore di Lucky Luke è Maurice de Bevère, noto come Morris, e per molti anni le sue storie sono state scritte da Reneé Goscinny, uno degli sceneggiatori umoristici più famosi di Francia. Protagonista di oltre 60 storie Lucky Luke si muove in un Far West dove avventura e umorismo riescono a procedere a braccetto. Le avventure di Lucky Luke sono tutto sommato improntate a un umorismo di fondo, per cui anche sparatorie e morti per colpi di arma da fuoco si stemperano in un clima tutto sommato ironico. Grandi rivali di Lucky Luke sono i fratelli Dalton, banda di criminali con due scopi molto precisi: 1 – arricchirsi; 2 – uccidere Lucky Luke. E’ inutile dire come nessuno dei due scopi sia mai stato conseguito. 

Lucky Luke ci presenta un altro aspetto del fumetto franco belga, ossia il western, genere che ha altri illustri esempi. Un nome su tutti: Bluberry, esempio di western realistico, laddove Lucky Luke è dichiaratamente umoristico, che dal 1963 è presente nel mondo del fumetto. Tornando però al nostro cow boy dal gilet nero è il caso di riflettere su come anche Lucky Luke soffra qui da noi della stessa “maledizione della BD” che colpisce tutti i titoli provenienti dalla Francia. Pur essendo un classico incontestabile qui da noi, nel mercato dei fumetti di questi anni, stenta a trovare un suo spazio. Decine di migliaia di copie vendute, quando non centinaia di migliaia, in occasione delle nuove avventure in Francia, ma poche centinaia (non di migliaia. Centinaia e basta) da noi. Tanto che dopo innumerevoli peripezie, Lucky Luke qui da noi si ritrova pubblicato in semi-clandestinità (nel senso che non lo sa nessuno) e in una veste semi-amatoriale dall’Editoriale Lo Vecchio. Perché questo? Il Western è un genere ormai morto e sepolto da noi, tranne Tex che però più che un fumetto è un’istituzione? O perché Lucky Luke a noi italiani non fa ridere? Certo, se così fosse è chiaro che sarebbe da sciocchi pubblicare un fumetto umoristico che non ci fa ridere. Probabilmente c’è qualcosa di vero sia nel primo che nel secondo caso, anche se riguardo al western l’esempio di Magico Vento dimostra come il pubblico sia sempre ricettivo a belle storie, a prescindere se provengono da generi che gli sciocchi pregiudizi di qualche editore ritengono ormai morto. Probabilmente è meglio mettersi l’animo in pace. Tra l’Italia e Lucky Luke il feeling che esisteva negli anni ’60 e ’70, quando era una delle colonne del “Corriere dei Piccoli” ormai è finito. Rimane il ricordo dei tempi passati. Ma per chi vuole rinnovare la conoscenza con il cow boy più veloce del west consigliamo vivamente di rivolgersi al mercato originale. Edizioni più curate, e ampio catalogo in cui scegliere. Bisogna imparare il francese, ma una lingua in più fa sempre comodo, non trovate? 

Nei suoi racconti western comici, l’intrepido Lucky incontra alcuni dei personaggi che hanno reso immortali i racconti dell’ovest americano: Billy the Kid, Calamity Jane, Jesse James . Compagni d’avventura dell’impavido cow boy difensore dei deboli, degli orfani e delle vedove,   sono da sempre il cavallo Saltapicchio (all’italiana), meglio conosciuto con il nome di Jolly Jumper e il cane  Rantanplan: ovvero il cavallo più intelligente e il cane più buffo della storia del West. 
 
 Lucky-Luke--Ma-Dalton_-planche
 
Nemici giurati del pistolero solitario sono i Fratelli Dalton , una specie di Banda Bassotti western.  Joe, Jack, William e Averell, assieme a Ma Dalton, ne combinano di tutti i colori, rapinano, depredano, ingannano, truffano, e sparano ad ogni piè sospinto,  e cercano in tutti i modi di farsi catturare dal cow boy col ciuffo, riuscendovi peraltro benissimo. Nel senso che Luke li sconfigge sempre e li assicura alle patrie galere con tempestività e rigore. 

En anglais, le nom du héros signifie « Luc le chanceux ». Le héros est non seulement chanceux comme le suggère son nom, mais c’est aussi une fine gâchette et connu comme « l’homme qui tire plus vite que son ombre », ce que représente le dessin au verso des albums où l’on voit Lucky Luke tirant sur son ombre alors que celle-ci n’a pas encore dégainé. Au cours de toutes ses aventures, le costume de Lucky Luke reste immuable: chapeau blanc, foulard rouge, chemise jaune, gilet noir, jeans, bottes, ceinturon et colt.

Lucky Luke rencontre tous les personnages mythiques du Far West, d’abord les quatre frères Dalton (qui meurent en fin d’épisode conformément à l’histoire), suivis de leurs caricatures, les cousins Dalton, perpétuels évadés du pénitencier où « veille » le très stupide chien Rantanplan.

Lucky Luke è nato dalla penna dell’artista belga  Maurice de Bevere in arte Morris nel 1946.  Il personaggio diventa un “successo mondiale” qualche anno dopo, a metà degli anni ’50,  quando alla scrittura Morris viene affiancato da Reneè Goscinny,  uno dei papà di Asterix, il guerriero gallico più famoso del mondo. Da quel momento l’ascesa del fumetto è continua, inarrestabile e resistente al tempo e anche al peggiore degli accidenti: la dipartita dei suoi due papà,  Goscinny nel 1977 e Morris nel 2001. Dimostrazione evidente sono le ripetute serie a cartoni animati tratte dal fumetto, i telefilm e i film usciti ad omaggiare il mito di Lucky Luke. Se poi voleste incontrare “live” il cavaliere solitario di persona dovete andare a  Charleroi in Belgio, dove, in un parco pubblico, troverete   una statua a lui dedicata, oppure a Bruxelles dove l’eroe del west e i suoi comprimari sono disegnati sulla parete di un’abitazione lungo la celeberrima Comic Street Route .
 
 

Per il nome Lucky Luke Morris si ispirò a quello di Luciano Locarno, sceriffo di origine italiana che visse tra il 1860 e il 1940.

Nel 1988, l’Organizzazione mondiale della sanità ha insignito Maurice de Bevere di un riconoscimento ufficiale per aver deciso di far smettere di fumareLucky Luke, sostituendo l’originaria sigaretta con un filo d’erba.

Lucky Luke

Lucky Luke 02

Real Name: Luke

Identity/Class: Normal (?) human

Occupation: Cowboy

Affiliations: Jolly Jumper (his horse); Ra_n_tanplan (the dumbest dog in the world, a spoof of Rin-Tin-Tin)

Enemies: The Daltons (Joe, Jack, William and Averell), Ma Dalton, Billy the Kid, Jesse James

Known Relatives: None known

Aliases: Kid Lucky (his nickname as a youth)

Base of Operations: The Wild West

First Appearance: “Arizona 1880,” Le Journal de Spirou (7th December 1946)

Powers/Abilities: Luke is the world’s greatest cowboy. He can outshoot his own shadow (see picture on right), he can lasso a whirlwind, he can outride (he once raced the Mississippi and won), outdraw and outshoot anyone. Jolly Jumper is also pretty unique, being able to play Luke at chess, arm-wrestle him and run while asleep.

History: Lucky Luke is a cowboy in the Wild West who travels around delivering justice wherever he goes, accompanied by his faithful companion, Jolly Jumper, the smartest horse in the world. His main recurring foes are the dense but persistant Dalton cousins.

Comments: Created by Morris (a.k.a. Maurice De Bevere), who wrote the very first story – after that many of the early stories being written by the French co-creator of Asterix, Goscinny. Luke is still starring in new adventures to this day.

Informazioni aggiuntive

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Lotte

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