Descrizione
IL PIONIERE
settimanale dei ragazzi d’ Italia
Presi in contropiede dal preoccupante successo di riviste a fumetti per giovani di orientamento e tendenziosità filocattolica o addirittura parrocchiale come il Corriere dei Piccoli, Il Giornalino ed il Vittorioso, i solerti e vigili strateghi politici ai vertici stalinisti italiani alla fine degli anni quaranta elaborarono – naturalmente in strettissima sinergia con il politburo di Mosca, il Kgb e la Tass – la propria contromossa di propaganda editoriale in risposta di ritorsione e rappresaglia ad un pericolo sempre più evidente ed incalzante, e vararono d’urgenza questa testata antagonista ortodossa ed allineata rivolta nello specifico ai figli del proletariato, che però purtroppo erano assai pochi, poichè i comunisti oltre a praticare la contraccezione e l’aborto (all’ epoca clandestino e fuorilegge) i bambini se li mangiavano, come ben tutti sanno.
Quindi il bacino d’ utenza era fin dall’ inizio laconicamente scarso poichè il pubblico di lettori a cui era destinato questo surrogato collettivista, ateo ed anticlericale era effettivamente molto ridotto, oltre che non battezzato, e pertanto la tiratura del giornalino fu sempre di appena poche manciate di copie che spesso poi finivano direttamente nella stufa o in bagno a fare le veci della carta igienica che in quei tempi era ancora molto scarsamente diffusa, soprattutto nelle bidonville e negli alveari dormitorio della derelitta classe operaia. Di conseguenza la testata oggi è molto rara ed estremamente difficile da reperire, come del resto adesso è pure arduo e forse quasi impossibile trovare ancora una persona con autentiche idee, precetti, etica e modus vivendi di sinistra.
edito dall’API, Associazione Pionieri d’Italia, n. 4 anno XIII – 1 febbraio 1962
in questo numero :
SAND E ZEOS – L’ astronave fantasma (4a puntata) disegni di Carlo Peroni
LILLI E RENE’ Jean et Jeannette (da Vaillant) di René Deynis (4a puntata)
UN PARTIGIANO DI 15 ANNI (4a puntata)
PIF Pif et Cie (da Vaillant) di Roger Mas
IL TESORO DEGLI AZTECHI cineromanzo di avventure a fumetti (1a puntata)
deliranti utopie filosovietiche : un razzo da trasporto con cui presto si potrà andare in soli 28 minuti da Mosca a New York, per invaderla, naturalmente
inserto centrale staccabile di 8 pagine di propaganda didattica socialista : Perchè i ragazzi sappiano : NEL PAESE DEGLI SPUTNIK (parte 4)
IL CAPITANO DELLA GIOVANE ARDITA ovvero Un inverno tra i ghiacci Un hivernage dans les glaces romanzo di Giulio / Jules Verne capitolo IV – FRA I GHIACCI DEL NORD
le avventurose disavventure di CHIODINO (4a puntata) di Vinicio Berti
FINNEKIN JONES contro la banda mascherata Les exploits de Finnekin Jones (da Vaillant #796 , 1960) di Ramon Monzon storia completa di 2 pagine
CESARE MAESTRI racconta emozioni e brividi delle sue spericolate scalate (2 pagine e 1/2 con 3 foto , testo tratto in gran parte dal suo libro Arrampicare è il mio mestiere)
marciare per non marcire : ABDON PAMICH (1 pagina con 3 foto)
Amedeo Modigliani (articolo di 1 pagina)
PLACIDO E MUSO Placid et Muzo (da Vaillant) di Jacques Nicolaou
enciclopedia del ragazzo moderno 3 nozionismo culturale spicciolo e pletorico per i ragazzi delle scuole medie e dell’ avviamento, da fruire nelle pause di lettura di Marx e Lenin
retrocopertina : DUILIO LOI
contiene la figurina n.4 della serie STORIA PARTIGIANA (da ritagliare alla pag.13/14)
condizioni: buonissime, lieve e blando segno verticale a pennarello nel bordo destro di copertina, uno dei giochi di pag.35 è compilato a biro, graffette un po’ ossidate
Non solo il disneyano “Topolino” o “Il Corriere dei Piccoli”, di area cattolica. Dal 1950 al 1970 l’educazione e lo svago per i più piccoli passava anche attraverso “Il Pioniere”, un giornalino di area progressista, edito dall’Associazione Pionieri d’Italia (Api), e diretto da un pezzo grosso della pedagogia e della cultura italiana: Gianni Rodari.
Un’esperienza che, in realtà, ebbe i propri prodromi dal 1946 all’agosto 1950, quando furono stampati diversi giornalini prima con il titolo “Il Moschettiere“, poi “Il Pioniere“, poi “Il Pioniere dei Ragazzi” ed infine “Noi Ragazzi“.
Le avventure di Chiodino, Cipollino, Atomino, Stenderello e di altri personaggi disegnati nelle storie della pubblicazione, parlavano ai più piccoli di Resistenza e di temi sociali, con una morale di sinistra. L’Associazione Pionieri d’Italia, organizzazione che rappresentò un momento importante di sviluppo culturale dei giovani del dopo fascismo, voleva ricercare un nuovo modello di crescita e di partecipazione non bigotta con al centro gli adolescenti, uomini del futuro.
Dopo un inizio autonomo dal punto di vista editoriale, i noti problemi economici della sinistra portarono “Il Pioniere” a diventare un inserto de l’Unità (in edicola il giovedì) dal 1963 al 1966. Conclusa quell’esperienza, la pubblicazione si legò a “Noi donne“, giornale dell’Udi (Unione Donne in Italia), che diede un contributo fondamentale, fino alla chiusura nel 1970.
“Il Pioniere” era un settimanale dell’Associazione Pionieri d’Italia diretto da Dina Rinaldi, giornalista e dirigente del Partito comunista italiano che in precedenza era stata direttrice di “Noi Donne”, rivista mensile della Unione donne italiane (l’associazione femminile comunista).
I pionieri erano una sorta di boy scout, figli degli iscritti al Partito comunista, una organizzazione giovanile in concorrenza con i più diffusi scout cattolici vicini alla Democrazia cristiana. L’associazione dei pionieri si prefiggeva di insegnare ai bambini a sfruttare la loro fantasia e spontaneità, oltre a rispettare la natura.
Il settimanale dell’associazione, che ne riprendeva il nome, era in realtà rivolto a tutti i bambini, e in questo caso la concorrenza era con il “Il Vittorioso”, prestigioso settimanale a fumetti cattolico molto venduto e di alta qualità.
Dina Rinaldi ha diretto il “Pioniere” dal settembre 1950 al maggio 1962. Tranne nella parentesi che va dal 1950 al 1953, quando alla direzione è stata sostituita da Gianni Rodari, celebre scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano, specializzato in testi per bambini e ragazzi.
Molti furono i personaggi creati da autori italiani, come Atomino e Chiodino, entrambi di Marcello Argilli e Vinicio Berti, Cipollino di Gianni Rodari e Raoul Verdini, Sand e Zeos di Bracaglia e Carlo Cedroni, Buffalo Bill, Capitan Blood e Aquila Bianca di Paolo Bracaglia e Carlo Onesti, Fabbiano Rosso di Bracaglia e Carlo Cedroni e con i disegni di Clario Onesti, Gorin e Obi di Carlo Peroni, Animali Parlanti di Flora Capponi.
Venivano pubblicati anche i fumetti di “Vaillant”, il settimanale per ragazzini del Partito comunista francese. I personaggi erano Pif, Placido e Muso (Pif e Placid et Muzo) di Claude Arnal, Arturino (Arthur le fantôme justicier) di Jean Cézard, I Pionieri dello spazio (Les pionniers de l’Espérance) di Lécureux e Poïvet, I gufi grigi di C. Pascal, Il Cormorano di Nortier, Gillon e Ollivierm Bob Mallard di Bourlés e Bourdens.
Ma anche fumetti spagnoli come Placido e Musone di José Cabrero Arnal, David Crockett di Ollivier e Coelho. E infine personaggi delle strisce giornaliere americane, come Red Ryder di F. Harman, Mark Trail di E. Dodd, Uncle Wiggily di Howard Garis.
I generi spaziavano dalla fantascienza al western, con diversi fumetti sulla resistenza italiana al nazifascismo disegnati da Giovanni Sforza Boselli, Veniero Canevari e Carlo Peroni.
Oltre ai fumetti, c’erano diverse rubriche di intrattenimento e spazi dedicati a riflessioni di carattere civile e politico.
La versione definitiva de “Il Pioniere” nacque da una serie di testate comuniste per ragazzini che l’avevano preceduto, a partire da “Il Moschettiere”, uscita dal 1946 al 1947. L’ultimo numero, il 24, portava accanto il titolo la dicitura “Il Pioniere”, che fece tramite per il n. 25, quando la testata prese il nome di “Pioniere dei Ragazzi”. Quest’ultima testata durò solo 6 mesi, finendo nell’agosto del 1947. Si passò a “Noi Ragazzi”, in edicola a partire dal 1948 al 1950, e fu infine sostituita da “Il Pioniere”.
L’esperienza de “Il Pioniere” si conclude nel 1962 per motivi economici: il Partito comunista non aveva forse investito abbastanza per fare diventare il settimanale un vero concorrente del cattolico “Il Vittorioso” (peraltro ormai in crisi anche lui) e il liberale “Corriere dei Piccoli”. Inoltre, probabilmente, la maggioranza dei genitori comunisti lasciava che i figli leggessero quello che preferivano.
Dal 1963 ripresero le pubblicazioni de Il Pioniere, non come testata autonoma ma come supplemento del quotidiano “L’Unità”, organo ufficiale del Partito comunista, uno stato di cose che dura fino al 1966.
In questo secondo periodo, oltre ai consueti personaggi, ci sono più storie di fantascienza (di moda in quel momento le missioni spaziali sovietiche e americane) e una serie didattica in cui si narra la “Storia dell’Uomo”. Oltre a nuovi fumetti sulla Resistenza. Non mancavano notizie sugli avvenimenti del mondo e giochi.
Il “Pioniere” prosegue anche dopo il 1966, sempre come supplemento, ma non più dell’Unità, bensì (un po’ incongruamente) del giornale femminile “Noi donne” ora diventato settimanale: dal 1967 al 1968, per un totale di 42 numeri.
Infine sarà tristemente inserito come pagina unica all’interno del settimanale, fino alla chiusura definitiva nel 1970.
Nel frattempo “Il Vittorioso” aveva già chiuso, sostituito in qualche modo dal settimanale cattolico “Il Giornalino”, mentre il “Corriere dei Piccoli”, trasformandosi ne il “Corriere dei Ragazzi”, nel corso del nuovo decennio inizierà un lungo declino. Ad affermarsi sempre di più, invece, è il settimanale di “Topolino”, tutto puntato sul divertimento puro e fumetti italiani in stile americano.