Wishlist
  • No products in the cart.
Back to top

Shop

hugo pratt SAINT-EXUPERY L'ULTIMO VOLO bompiani 1995 saint – exupéry 1a edizione

55,00

1 disponibili

Descrizione

hugo pratt

SAINT – EXUPÉRY  /  L’ULTIMO VOLO

( le dernier vol / the last flight)

Saint-Exupéry: the Last Flight, by Hugo Pratt

Tra le innumerevoli digressioni fuori dal tema supremo di Corto Maltese, il sommo autore veneziano ci ha sempre periodicamente deliziato e stupito  con svariate pregevoli e stupende opere sotto forma di scorribande fumettistiche , excursus esotici e voli pindarici, in questo caso addirittura radenti con la appassionante ed ardente biografia romanzata dell’ esuberante pioniere dell’ aria e letterato part-time Antoine De Saint-Exupéry. In questa emozionante storia commissionata da Casterman – tra gli ultimissimi lavori realizzati da Pratt prima della morte – si ripercorre la vita del grande scrittore francese (autore del celebre ed intramontabile IL PICCOLO PRINCIPE / LE PETIT PRINCE / THE LITTLE PRINCE / DER KLEINE PRINZ / EL PRINCIPITO / O PEQUENO PRINCIPE / O PRINCIPEZINHO ) attraverso gli ultimi affannosi minuti che precedono la sua tragica sparizione

In questo toccante omaggio fattogli da Pratt al culmine della sua carriera, Saint-Exupéry vola, per l’ultima volta, nei cieli del mondo e tra i ricordi della propria incredibile vita; schivando i colpi degli aerei nemici, salta da Saigon al Guatemala, frequenta l’alta società di Buenos Aires e attraversa porte nel bel mezzo del deserto libico; passeggia tra le nuvole, fino in fondo, poi svolta a ovest dell’ultimo sogno e si incammina, ora e per sempre, verso la leggenda.

CARTONATO CON SOVRACOPERTINA, PRIMA EDIZIONE, 1995, BOMPIANI, 80 PAGINE + COPERTINA, TUTTO A COLORI , FORMATO CM. 23,3×30,4

Il volume si apre con un lungo autorevole ed opportuno intervento introduttivo di Frédéric D’Agay ed una presentazione di Umberto Eco, insieme al solito materiale accessorio ed extra, foto, illustrazioni, schizzi, studi di prova e acquerelli inediti 

TRADUZIONE DI DANIELE MAESTRI

COLORI DI PATRIZIA ZANOTTI

CONDIZIONI OTTIME

Item Photos










clicca per ingrandire

NON SERVE ESSERE DELLE AUTORITA’ ACCADEMICHE , DEGLI ESPERTI DI FAMA E LIVELLO MONDIALE O DEGLI INSIGNI STUDIOSI DELL’ ESPRESSIONE, DELLA COMUNICAZIONE, DELLE ARTI FIGURATIVE E DELLE MANIFESTAZIONI DEL SEGNO, COME ERNST HANS GOMBRICH , UMBERTO ECO O VINCENZO MOLLICA, PER CAPIRE CHE HUGO PRATT E’ STATO UN ARTISTA IMMENSO, INCOMPARABILE E IRRIPETIBILE.

NEGLI ANNI DELL ‘ ASPRO , ARIDO E AMARO DOPOGUERRA LA VITA NON ERA FACILE PER NESSUNO: IL COMPITO DI RACIMOLARE LA PAGNOTTA COI PROVENTI DEL DISEGNO ERA POI IN QUELL’ EPOCA TANTO GRAVOSO QUANTO PROIBITIVO. 

E PORTARE ADDOSSO UN NOME IMPEGNATIVO E SFARZOSO COME “HUGO” NON DEVE AVERLO CERTO AGEVOLATO.

E SICURAMENTE NON LO HA AIUTATO NEANCHE LA SUA ORIGINE VENEXIANA, ANCORA OGGI TRISTEMENTE E VERGOGNOSAMENTE ASSOCIATA A UNA VASTA GAMMA DI STEREOTIPI E PREGIUDIZI TANTO RADICATI E DIFFUSI QUANTO INGIUSTIFICATI E MESCHINI ( COME LA INFONDATA E INFAMANTE DICERIA CHE SIANO TUTTI UNA IGNOBILE ACCOZZAGLIA DI LAGUNARI INFIDI E DISONESTI, ACCAPARRATORI E SPECULATORI, TAGLIAGOLE E BORSEGGIATORI, CON L’ ACQUA IN CASA E IL VINO IN CORPO, CAPACI SOLO DI OZIARE E DI FREGARE I MALCAPITATI E IGNARI TURISTI ).

E ANCOR MENO LA SUA DISCUTIBILE SCELTA, DOPO SVARIATI ANNI RANDAGI VISSUTI DA GIRAMONDO ERRANTE SE NON PROPRIO DA VAGABONDO BARBONE, DI STABILIRE UNA PARVENZA DI DIMORA IN UN BORGO ARRETRATO, EMARGINATO E SPERDUTO COME LA DEPRESSA MALAMOCCO, AI CONFINI ESTREMI DELLA SOMMA REPUBBLICA MARINARA, IN UN CUPO HABITAT OSTILE E SELVAGGIO SICURAMENTE PIU’ ADATTO AI GABBIANI AI CORMORANI ALLE SEPPIE ALLE GRANCELLE AI PAGANELLI ALLE FOLAGHE AI FISCHIONI E ALLE TELLINE  

EBBENE DUNQUE, COME HA POTUTO IL MAESTRO AFFERMARSI, COME HA POTUTO DIVENTARE QUALCUNO, COME E’ RIUSCITO UGUALMENTE A SFONDARE , NONOSTANTE TUTTO QUESTO COMPLESSO DI CIRCOSTANZE IMPLACABILMENTE AVVERSE E SFAVOREVOLI ? MA ALLORA COME HA FATTO ? CHI L’ HA AIUTATO ? E PERCHE’ ? AIUTO ! AIUTATEMI, NON RIESCO A CAPIRE, ANCH’ IO VOGLIO RIUSCIRE A SOPRAVVIVERE, A CAVARMELA E AD EMERGERE NELLA SPIETATA COMPETITIVITA’ DEL MONDO , A DIVENTARE FAMOSO E IMPORTANTE E AD ARRICCHIRMI SCRIVENDO E DISEGNANDO GIORNALINI A FUMETTI. PERCHE’ LUI C’E’ RIUSCITO ED IO NO ?

Eccolo volare in alto nel cielo a bordo di un Lightning P38 francese F5 B N.223: è Antoine de Saint-Exupéry, il papà di quel Piccolo Principe immortale, conosciuto urbi et orbi e molto spesso identificato dai lettori con lo stesso autore-aviatore. Da dove arriva e verso quale lido sta volando il piccolo aereo? È partito da Chambery e si dirige verso il Mediterraneo. La data in cui l’ultimo, immaginario volo del comandante francese ha luogo è il 31 luglio del ’44. Sono le 11.54 e Antoine non risponde ai messaggi radio lanciati dalla base 31 Bastia Borgo; le interferenze sono troppe e neanche la base di Mendoze né Radio Pacheco Argentina ottengono un segnale, la prova che Antoine è vivo, vegeto e non sta rischiando la vita. E invece è proprio quello che sta accadendo: due FW190 della Luftwaffe gli stanno alle costole e non hanno alcune intenzione di graziarlo. Il tallonamento coincide con il ritorno alla memoria di tutti i viaggi di cui il comandante ha goduto nel corso della sua vita, tutte le persone che ha incontrato compresi i suoi famigliari e il Piccolo Principe che, ancora una volta, chiede in dono il disegno di una pecora. Per quanto si speri il contrario Antoine non ha modo di salvarsi visto che se i tedeschi hanno le mitragliatrici lui può soltanto contare su una macchina fotografica laddove dovrebbero esserci armi. Lo osserviamo fare un tuffo nel mai più, con un misto di disperazione e tenerezza data la purezza ingenua del personaggio in questione, senza avere la certezza della fine che farà, l’interpretazione è in tal senso libera…

Non è un caso che Hugo Pratt abbia deciso di ‘incontrare’ Saint-Exupéry in un libro che è di fatto la narrazione per immagini di un viaggio di fantasia, l’ultimo viaggio per essere precisi, l’ultimo volo. Non è un caso perché entrambi hanno coltivato la passione, quasi una necessità, per la dimensione dello spostamento nello spazio in funzione della scrittura e viceversa. Questo è un aspetto fondamentale, sottolineato anche nella bella prefazione di Umberto Eco che è un evidente estimatore di entrambi, in quanto rende palese il bisogno e dell’una e dell’altra attività. Né Pratt né de Saint-Exupéry avrebbero potuto rinunciare alla scoperta del mondo o alla scrittura/disegno perché tale scelta avrebbe voluto dire smettere di vivere ed emozionarsi, non avere più storie degne di essere raccontate. Ecco perché questo splendido libro illustrato, prezioso nella forma e nel contenuto, è imprescindibile per tutti gli amanti del fumettista-sceneggiatore Hugo Pratt, il padre di Corto Maltese, e per tutti gli aficionados di quel geniale inventore di una delle figure più amate di sempre, quel Principe piccolo solo di età ma saggio come solo i consapevoli e puri di cuore possono essere. Un felice incontro, davvero. 





Informazioni aggiuntive

Autore

Casa Editrice

Questo sito web utilizza i cookie

Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi.

Leggi di più sui cookie Informazioni sulla Privacy

Consenso fornito in data: id:

Informazioni sulla Privacy Leggi di più sui cookie
Tecnici Marketing Statistiche Preferenze Altro

Dettagli cookie presenti su questo sito web

Al momento non utilizziamo cookie del tipo: Preferenze, Marketing, Altro

You don't have permission to register