Descrizione
hugo pratt
IL SERGENTE KIRK
KIRK western
N.11 Gennaio 1977
serie realizzata in Argentina a partire dal 1953 su testi di Hector G. Oesterheld, uscì all’ epoca sul settimanale Misterix
CONDIZIONI EDICOLA, L’ ALBO NON E’ DI RESA
NON SERVE ESSERE DELLE AUTORITA’ ACCADEMICHE , DEGLI ESPERTI DI FAMA E LIVELLO MONDIALE O DEGLI INSIGNI STUDIOSI DELL’ ESPRESSIONE, DELLA COMUNICAZIONE, DELLE ARTI FIGURATIVE E DELLE MANIFESTAZIONI DEL SEGNO, COME ERNST HANS GOMBRICH , UMBERTO ECO O VINCENZO MOLLICA, PER CAPIRE CHE HUGO PRATT E’ STATO UN ARTISTA IMMENSO, INCOMPARABILE E IRRIPETIBILE.
NEGLI ANNI DELL ‘ ASPRO , ARIDO E AMARO DOPOGUERRA LA VITA NON ERA FACILE PER NESSUNO: IL COMPITO DI RACIMOLARE LA PAGNOTTA COI PROVENTI DEL DISEGNO ERA POI IN QUELL’ EPOCA TANTO GRAVOSO QUANTO PROIBITIVO.
E PORTARE ADDOSSO UN NOME IMPEGNATIVO E SFARZOSO COME “HUGO” NON DEVE AVERLO CERTO AGEVOLATO.
E SICURAMENTE NON LO HA AIUTATO NEANCHE LA SUA ORIGINE VENEXIANA, ANCORA OGGI TRISTEMENTE E VERGOGNOSAMENTE ASSOCIATA A UNA VASTA GAMMA DI STEREOTIPI E PREGIUDIZI TANTO RADICATI E DIFFUSI QUANTO INGIUSTIFICATI E MESCHINI ( COME LA INFONDATA E INFAMANTE DICERIA CHE SIANO TUTTI UNA IGNOBILE ACCOZZAGLIA DI LAGUNARI INFIDI E DISONESTI, ACCAPARRATORI E SPECULATORI, TAGLIAGOLE E BORSEGGIATORI, CON L’ ACQUA IN CASA E IL VINO IN CORPO, CAPACI SOLO DI OZIARE E DI FREGARE I MALCAPITATI E IGNARI TURISTI ).
E ANCOR MENO LA SUA DISCUTIBILE SCELTA, DOPO SVARIATI ANNI RANDAGI VISSUTI DA GIRAMONDO ERRANTE SE NON PROPRIO DA VAGABONDO BARBONE, DI STABILIRE UNA PARVENZA DI DIMORA IN UN BORGO ARRETRATO, EMARGINATO E SPERDUTO COME LA DEPRESSA MALAMOCCO, AI CONFINI ESTREMI DELLA SOMMA REPUBBLICA MARINARA, IN UN CUPO HABITAT OSTILE E SELVAGGIO SICURAMENTE PIU’ ADATTO AI GABBIANI AI CORMORANI ALLE SEPPIE ALLE GRANCELLE AI PAGANELLI ALLE FOLAGHE AI FISCHIONI E ALLE TELLINE
EBBENE DUNQUE, COME HA POTUTO IL MAESTRO AFFERMARSI, COME HA POTUTO DIVENTARE QUALCUNO, COME E’ RIUSCITO UGUALMENTE A SFONDARE , NONOSTANTE TUTTO QUESTO COMPLESSO DI CIRCOSTANZE IMPLACABILMENTE AVVERSE E SFAVOREVOLI ? MA ALLORA COME HA FATTO ? CHI L’ HA AIUTATO ? E PERCHE’ ? AIUTO ! AIUTATEMI, NON RIESCO A CAPIRE, ANCH’ IO VOGLIO RIUSCIRE A SOPRAVVIVERE, A CAVARMELA E AD EMERGERE NELLA SPIETATA COMPETITIVITA’ DEL MONDO , A DIVENTARE FAMOSO E IMPORTANTE E AD ARRICCHIRMI SCRIVENDO E DISEGNANDO GIORNALINI A FUMETTI. PERCHE’ LUI C’E’ RIUSCITO ED IO NO?
Oesterheld – Pratt: “El Sargento Kirk”
Testi: Héctor German Oesterheld – Disegni: Hugo Pratt (Moliterni, Porreca, Dester, Trigo). Nota: tra il 1954 e il 1955 alcuni dei disegni di Pratt furono ripassati a penna da Ivo Pavone.
- Hugo Pratt (1953-1959: 1522 tavole)
- Jorge Moliterni (1959-1960: 1 episodio, 38 tavole)
- Horacio Porreca (1960-1961: 13 episodi, 128 tavole)
- Gisela Dester (1960-1961: 9 episodi, 82 tavole)
- Gustavo Trigo (1972-1973)
Il Sergente Kirk fa il suo esordio sulla rivista “Misterix” n.225 il 9 gennaio 1953 con l’episodio “La caza del Comanche” (Caccia al Comanche); la striscia disegnata da Pratt su testi di Héctor German Oesterheld rappresentò il primo grande successo per entrambi gli artisti che, ognuno con le proprie peculiarità, diventeranno due colonne portanti del fumetto mondiale.
Le pubblicazioni continuarono per l’Editorial Abril di Buenos Aires fino al n.475 di “Misterix” del 20 dicembre del 1957, quando Oesterheld, con il fratello Jorge, fonda la sua propria casa edititrice, l’Editorial Frontera, nella quale convergono tutte le opere dello sceneggiatore; dal 1958 la saga viene ospitata sulle riviste della nuova casa editrice “Hora Cero Semanal” e “Frontera Extra”.
Nell’estate del 1959 Pratt si trasferisce a Londra presso le Fleetway Editions, dove rimane fino al 1960, e viene sostituito ai disegni da Jorge Moliterni dal maggio dello stesso anno (in seguito firmarono episodi anche Horacio Porreca e Gisela Dester). In realtà saranno pubblicati altri due brevi episodi (9 e 8 tavole) disegnati da Pratt su Frontera Extra nel novembre 1960 e nel gennaio 1961 riguardo ai quali non è chiaro se furono realizzati prima della partenza dell’autore o al suo ritorno.
Il Sergente Kirk continuerà le pubblicazioni di episodi inediti fino al 1962 (al fallimento dell’Editorial Frontera le riviste passarono all’Editorial Emilio Ramírez nel 1961 e all’Editorial Vea y Lea nel 1962) e, se si esclude una sua riapparizione di un anno nel 1973 sulla rivista “Billiken” (autore dei disegni Gustavo Trigo), concluse la sua epopea.
L’opera, che ebbe subito notevole successo popolare, rappresenta una passaggio significativo nel panorama del fumetto di avventura (a quel tempo basato sugli stilemi del dominante fumetto d’avventura statunitense). Oltre alla sofisticata interiorità dei protagonisti, che caratterizzeranno l’intera produzione oesterheldiana, la saga supera il paradigma del fumetto di avventura che vuole come fulcro della narrazione la figura dell’eroesolo contro tutti ma spesso avulso dal contesto sociale in cui esso si muove. La figura del sergente disertore, il suo gruppo di amici e il contesto in cui si svolge la narrazione anticipano caratteristiche di produzioni molto posteriori (si consideri che anche nel cinema western una revisione critica si ebbe solo nei tardi anni ’60). Oesterheld per il suo western si era ispirato al “Martin Fierro” di Hernandez e solo su volontà dell’editore l’ambientazione fu trasferita in America settentrionale.
“Civita me pide una historia de cowboys para que dibuje Hugo Pratt, lo que después será el Sargento Kirk. Yo tenía pensado, en cambio, un personaje totalmente distinto: un desertor del ejército argentino que huía a las tolderías. Sí, ya sé, una versión del Martín Fierro, si se quiere. La cuestión es que tuve que traducir esa trama al western. Me costó poco adaptarlo. Y así nació el primer episodio de Kirk, que salió redondo, porque ya en ese primer episodio tenía todo. Es cuando él deserta. En el episodio siguiente se hace amigo de los indios. A Civita terminó gustándole mucho, y se lo pasó a Pratt para que lo dibujara, como otros tantos argumentos.”
Il poema epico di Hernandez, fondamento letterario del ruolo dei gauchos nella lotta per l’indipendenza dalla Spagna, presenta infatti forti similitudini con la vicenda del sergente Kirk; in particolare la figura del sergente Cruz, militare dal passato non cristallino che sceglie di unirsi a Fierro, rappresenta un perfetto parallelismo con le motivazioni che muovono i compagni dell’altro sergente ad unirsi al gruppo.
Pratt non fu mai chiaro riguardo la sceneggiatura del Sergente Kirk e solo dopo diverso tempo dal suo soggiorno genovese presso Ivaldi riconobbe la piena paternità della stessa a Oesterheld (nell’edizione Mondadori in tre volumi del Sergente Kirk – 1974-1976 – il nome di Oesterheld non compare nemmeno). Indicativa una sua dichiarazione sulla sua collaborazione con l’autore argentino: “Non siamo mai andati molto d’accordo. A differenza di Ongaro, mi permetteva di lavorare sulla sceneggiatura, ma voleva poi essere l’unico a firmarla e a ricevere i diritti. Mi diceva sempre: “Fai pure quello che vuoi ma la firma rimane la mia.” Ha sempre disposto a modo suo di queste storie a fumetti (ndr: Sgt. Kirk ed Ernie Pike), e anche di Ticonderoga, senza mai parlarmene nè darmi dei soldi. In ogni caso è stato il miglior sceneggiatore che abbia mai conosciuto.” (Pratt su Oesterheld, intervista di Dominique Petifaux).
In realtà Oesterheld, nell’intervista con Trillo e Saccomanno, sostiene altra cosa:
La saga “Il Sergente Kirk” si compone, per la parte disegnata da Pratt, di 1522 tavole ; dal 1967 la serie fu rimontata parzialmente, da Pratt stesso, in 909 tavole (520 numerate, 389 non numerate di cui le ultime 9 nel numero commemorativo del 1997) nel formato “verticale” a 4 strisce per la rivista italiana “Sgt Kirk” delle Edizioni Ivaldi e i testi di Oesterheld furono rivisti da Pratt.
La serie così impaginata è stata pubblicata, fino alla tavola 520, in 3 tomi da Mondadori: Il Sergente Kirk (tavole 1-180, 1974), Kirk il Rinnegato (tavole 181-297, 1975) e Bravo, Sergente Kirk (tavole 298-520, 1976). E’ in corso la pubblicazione della riedizione integrale francese delle 900 tavole da parte delle edizioni Futuropolis in 5 volumi (immagine a lato: primo volume, Sgt. Kirk, Premiere Epoque, 21/11/2008).
El sargento Kirk, Helen Harper, el Corto.
Maha, el tchatoga; el doctor Forbes, Kani.
El cacique Ojo Muerto, el coronel Dodge, el cazador Dinard.
El estilo de dibujo de Pratt se va estilizando y adquiriendo la personalidad que lo caracterizó.
Cuando Pratt le ponía ganas al dibujo, lograba escenas como esta pelea.
La acción siempre fue un elemento importante en el dibujo de Pratt.
A esta canoa sólo le falta un toque de aguada para llegar a Ticonderoga:
Desde un principio, Pratt se esmeró en detallar vestimentas y poblados indígenas, y elementos del paisaje, pájaros, árboles, troncos partidos, canoas; mostraba así un preludio de Ticonderoga y Wheeling.