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hugo pratt IL SERGENTE KIRK puntata 234 ritaglio da quotidiano 1980 SGT sargento

8,80

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Descrizione

hugo pratt

IL SERGENTE KIRK

L’ attacco Comanche (4)

El ataque comanche da Misterix #270 , 1953

ritaglio di cm.15,5×22,5 tratto da un giornale quotidiano italiano non identificato (si accettano dritte in proposito) che a cavallo tra 1979 e 1980 ha proposto a puntate le storie del Sergente Kirk, pubblicando ogni giorno una tavola tratta dalla classica versione Ivaldi di fine anni sessanta curata e rimontata da Hugo Pratt stesso

la pagina di questo numero è la 234 

serie realizzata in Argentina a partire dal 1953 su testi di Hector G. Oesterheld, uscì all’ epoca sul settimanale Misterix


CONDIZIONI BUONISSIME


Oesterheld – Pratt:  “El Sargento Kirk”


Testi: Héctor German Oesterheld – Disegni: Hugo Pratt (Moliterni, Porreca, Dester, Trigo). Nota: tra il 1954 e il 1955 alcuni dei disegni di Pratt furono ripassati a penna da Ivo Pavone.


La saga del Sergente Kirk è stata disegnata per la quasi totalità da Pratt. Il contributo dei vari disegnatori è il seguente :

  • Hugo Pratt (1953-1959: 1522 tavole)
  • Jorge Moliterni (1959-1960: 1 episodio, 38 tavole)
  • Horacio Porreca (1960-1961: 13 episodi, 128 tavole)
  • Gisela Dester (1960-1961: 9 episodi, 82 tavole)
  • Gustavo Trigo (1972-1973)

Il Sergente Kirk fa il suo esordio sulla rivista Misterix” n.225 il 9 gennaio 1953 con l’episodio “La caza del Comanche” (Caccia al Comanche); la striscia disegnata da Pratt su testi di Héctor German Oesterheld rappresentò il primo grande successo per entrambi gli artisti che, ognuno con le proprie peculiarità, diventeranno due colonne portanti del fumetto mondiale.
Le pubblicazioni continuarono per l’Editorial Abril di Buenos Aires fino al n.475 di “Misterix” del 20 dicembre del 1957, quando Oesterheld, con il fratello Jorge, fonda la sua propria casa edititrice, l’Editorial Frontera, nella quale convergono tutte le opere dello sceneggiatore; dal 1958 la saga viene ospitata sulle riviste della nuova casa editrice Hora Cero Semanal” e Frontera Extra”.
Nell’estate del 1959 Pratt si trasferisce a Londra presso le Fleetway Editions, dove rimane fino al 1960, e viene sostituito ai disegni da Jorge Moliterni dal maggio dello stesso anno (in seguito firmarono episodi anche Horacio Porreca e Gisela Dester). In realtà saranno pubblicati altri due brevi episodi (9 e 8 tavole) disegnati da Pratt su Frontera Extra nel novembre 1960 e nel gennaio 1961 riguardo ai quali non è chiaro se furono realizzati prima della partenza dell’autore o al suo ritorno.
Il Sergente Kirk continuerà le pubblicazioni di episodi inediti fino al 1962 (al fallimento dell’Editorial Frontera le riviste passarono all’Editorial Emilio Ramírez nel 1961 e all’Editorial Vea y Lea nel 1962) e, se si esclude una sua riapparizione di un anno nel 1973 sulla rivista Billiken” (autore dei disegni Gustavo Trigo), concluse la sua epopea.

L’opera, che ebbe subito notevole successo popolare, rappresenta una passaggio significativo nel panorama del fumetto di avventura (a quel tempo basato sugli stilemi del dominante fumetto d’avventura statunitense). Oltre alla sofisticata interiorità dei protagonisti, che caratterizzeranno l’intera produzione oesterheldiana, la saga supera il paradigma del fumetto di avventura che vuole come fulcro della narrazione la figura dell’eroesolo contro tutti ma spesso avulso dal contesto sociale in cui esso si muove. La figura del sergente disertore, il suo gruppo di amici e il contesto in cui si svolge la narrazione anticipano caratteristiche di produzioni molto posteriori (si consideri che anche nel cinema western una revisione critica si ebbe solo nei tardi anni ’60). Oesterheld per il suo western si era ispirato al “Martin Fierro” di Hernandez e solo su volontà dell’editore l’ambientazione fu trasferita in America settentrionale.

Civita me pide una historia de cowboys para que dibuje Hugo Pratt, lo que después será el Sargento Kirk. Yo tenía pensado, en cambio, un personaje totalmente distinto: un desertor del ejército argentino que huía a las tolderías. Sí, ya sé, una versión del Martín Fierro, si se quiere. La cuestión es que tuve que traducir esa trama al western. Me costó poco adaptarlo. Y así nació el primer episodio de Kirk, que salió redondo, porque ya en ese primer episodio tenía todo. Es cuando él deserta. En el episodio siguiente se hace amigo de los indios. A Civita terminó gustándole mucho, y se lo pasó a Pratt para que lo dibujara, como otros tantos argumentos.” 

Il poema epico di Hernandez, fondamento letterario del ruolo dei gauchos nella lotta per l’indipendenza dalla Spagna, presenta infatti forti similitudini con la vicenda del sergente Kirk; in particolare la figura del sergente Cruz, militare dal passato non cristallino che sceglie di unirsi a Fierro, rappresenta un perfetto parallelismo con le motivazioni che muovono i compagni dell’altro sergente ad unirsi al gruppo.

Pratt non fu mai chiaro riguardo la sceneggiatura del Sergente Kirk e solo dopo diverso tempo dal suo soggiorno genovese presso Ivaldi riconobbe la piena paternità della stessa a Oesterheld (nell’edizione Mondadori in tre volumi del Sergente Kirk – 1974-1976 – il nome di Oesterheld non compare nemmeno). Indicativa una sua dichiarazione sulla sua collaborazione con l’autore argentino: “Non siamo mai andati molto d’accordo. A differenza di Ongaro, mi permetteva di lavorare sulla sceneggiatura, ma voleva poi essere l’unico a firmarla e a ricevere i diritti. Mi diceva sempre: “Fai pure quello che vuoi ma la firma rimane la mia.” Ha sempre disposto a modo suo di queste storie a fumetti (ndr: Sgt. Kirk ed Ernie Pike), e anche di Ticonderoga, senza mai parlarmene nè darmi dei soldi. In ogni caso è stato il miglior sceneggiatore che abbia mai conosciuto.” (Pratt su Oesterheld, intervista di Dominique Petifaux).
In realtà Oesterheld, nell’intervista con Trillo e Saccomanno, sostiene altra cosa:

Saccomanno: “A propósito del nacimiento de Kirk. ¿Cuál era la relación que estableciste con el dibujante? ¿Participaba Hugo Pratt en la creación de los argumentos?”
Oesterheld: “Absolutamente para nada.” Trillo: “¿Nunca propuso ideas?” Oesterheld: “No,en aquel tiempo no.” 

La saga “Il Sergente Kirk” si compone, per la parte disegnata da Pratt, di 1522 tavole ; dal 1967 la serie fu rimontata parzialmente, da Pratt stesso, in 909 tavole (520 numerate, 389 non numerate di cui le ultime 9 nel numero commemorativo del 1997) nel formato “verticale” a 4 strisce per la rivista italiana “Sgt Kirk” delle Edizioni Ivaldi e i testi di Oesterheld furono rivisti da Pratt.

La serie così impaginata è stata pubblicata, fino alla tavola 520, in 3 tomi da Mondadori: Il Sergente Kirk (tavole 1-180, 1974), Kirk il Rinnegato (tavole 181-297, 1975) e Bravo, Sergente Kirk (tavole 298-520, 1976). E’ in corso la pubblicazione della riedizione integrale francese delle 900 tavole da parte delle edizioni Futuropolis in 5 volumi (immagine a lato: primo volume, Sgt. Kirk, Premiere Epoque, 21/11/2008).

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