Descrizione
hugo pratt
bellissima edizione degli anni ottanta targata Bernardi/Bonelli (edizioni Orient Express già L’isola Trovata) che ripropone in 2 magnifici album brossurati e accoppiate a 2 a 2 le 4 superbe graphic novel realizzate qualche anno prima dall’ autore veneziano per la prestigiosa collana libraria della Cepim UN UOMO UN’AVVENTURA
CARAIBI E SERTAO
– L’ UOMO DEI CARAIBI
– L’ UOMO DEL SERTÃO
il volume si apre con una introduzione di ANTONIO FAETI ricca di numerose illustrazioni inedite (all’ epoca)
edizioni Orient Express , collana i Romanzi, ottobre 1984, brossurato , formato cm.21,5 x 29, tutto a colori, 112 pagine
CAINO E GESUITA JOE
– L’ UOMO DELLA SOMALIA
– L’ UOMO DEL GRANDE NORD
il volume si apre con una introduzione di DIEGO GABUTTI ricca di numerose illustrazioni inedite (all’ epoca)
edizioni Orient Express , collana i Romanzi, novembre 1984, brossurato , formato cm.21,5 x 29, tutto a colori, 112 pagine
L’ UOMO DEI CARAIBI
Svend l’ homme des Caraïbes
Sven, l’ homme des Caraïbes
Mann der Karibik
PRIMO DEI QUATTRO ALBUM REALIZZATI DA PRATT PER LA PRESTIGIOSA COLLEZIONE DI SERGIO BONELLI “UN UOMO UN’AVVENTURA” . IL PROTAGONISTA DELLA GRAPHIC NOVEL E’ UN SIMPATICO ED INSOLENTE BALORDO NORDICO FUORIUSCITO, CHE MENTRE E’ TUTTO INTENTO NEI SUOI LOSCHI TRAFFICI ALLE ANTILLE RIMANE INVISCHIATO IN UNA DELLE SOLITE FASTIDIOSE E CRUENTE RIVOLUZIONI LOCALI ALL’ EPOCA PIU’ DI PRASSI CHE DI TEORIA
COLORI DI ANNE FROGNIER
L’ UOMO DEL SERTÃO
La macumba du Gringo
La macumba del Gringo
La mancumba del ringo
De macumba van Gringo
L’ homme du Sertão
The man from Sertao
SECONDO DEI QUATTRO ALBUM REALIZZATI DA PRATT PER LA PRESTIGIOSA COLLEZIONE DI SERGIO BONELLI “UN UOMO UN’AVVENTURA” . E’ LA CONSUETA, INDOVINATA, ACCATTIVANTE E TECNICAMENTE IRREPRENSIBILE GRAPHIC NOVEL DI MEDIO RESPIRO, TUTTA A COLORI, CON LA LIBERA, INTENSA ED APPASSIONATISSIMA RIEVOCAZIONE DELLA ESALTANTE E DISPERATA UTOPIA SERTANEJA DI CAPITÃO CORISCO E DEI CANGACEIROS BRASILIANI, NELLA CORNICE PAGANA, ALLUCINATA ED INCANTATA DI DISTESE DESOLATE E ROVENTI, ARSE TUTTO L’ ANNO DAL SOLE ED IRRORATE SOLTANTO DAL SANGUE , NELL’ ASPRO ED INGRATO NORDESTE BRASILIANO PERENNEMENTE AFFLITTO DA SICCITA’, MISERIA, PREGIUDIZIO ED OPPRESSIONE.
Hei, Lampião, dá no pé, desapareça
Pois eles vão à Feira exibir tua cabeça
COLORI DI ANNE FROGNIER
Corisco era o apelido do cangaceiro Cristino Gomes da Silva Cleto (10 de agosto de 1907, Água Branca – Alagoas, 25 de maio de1940, Jeremoabo – Bahia). Foi casado com Sérgia Ribeiro da Silva, alcunha de “Dadá”. Corisco era também conhecido como Diabo Louro.
Biografia
Em 1924, Corisco foi convocado pelo Exército Brasileiro para cumprir o serviço militar. Em uma briga de rua Corisco matou um homem ,no ano de 1926, e tomou a decisão de aliar-se ao bando do cangaceiro Virgulino Ferreira da Silva, apelidado Lampião. Corisco era conhecido por sua beleza, seu porte físico atlético e cabelos longos deixavam-o com uma aparência agradável, além da força física muito grande, por estes motivos foi apelidado de Diabo Louro quando entrou no bando de Lampião.
Corisco sequestrou Sérgia Ribeiro da Silva, a Dadá, quando ela tinha apenas treze anos e mais tarde o ódio passou a ser um grande afeto. Corisco ensinou Dadá a ler, escrever e usar armas. Corisco permaneceu com ela até no dia de sua morte. Os dois tiveram sete filhos, mas apenas três deles sobreviveram.
Desentendimentos com o chefe Lampião levaram Corisco a separar-se do bando e a formar seu próprio grupo de cangaceiros, mas isso não afetou muito o relacionamento amigável entre ambos.
Em meados do ano de 1938 a polícia alagoana matou e degolou onze cangaceiros que se encontravam acampados na fazenda Angico, no estado de Sergipe; entre eles encontravam-se Lampião e Maria Bonita. Corisco, ao receber essa notícia, vingou-se furiosamente.
Morte
Em 1940 o governo Vargas promulgou uma lei concedendo anistia aos cangaceiros que se rendessem. Corisco e sua mulher Dadá decidiram se entregar mas, antes que isso acontecesse, foram baleados. O cerco contra o cangaceiro e seu bando foi no estado da Bahia, na cidade de Miguel Calmon, em um povoado denominado Fazenda Pacheco. Corisco e seu bando repousavam em uma casa de farinha no momento do combate após almoçarem. O ataque foi comandado pela volante do zé Rufino, juntamente com o Ten. José Otávio de Sena. Dadá precisou amputar a perna direita e Corisco veio a falecer naquele mesmo ano. Com as mortes de Lampião e Corisco, o cangaço nordestino enfraqueceu-se e acabou se extinguindo.
Corisco foi enterrado, no cemitério da consolação em Miguel Calmon, na Bahia. Depois de alguns dias sua sepultura foi violada, e seu corpo exumado. Seus restos mortais ficaram expostos durante 30 anos no Museu Nina Rodrigues ao lado das cabeças de Lampião e Maria Bonita.
L’ UOMO DELLA SOMALIA
A l’ouest de l’Eden
Al oeste del Eden
L’ homme de Somalie
All’ ovest dell’ Eden
TERZO DEI QUATTRO ALBUM REALIZZATI DA PRATT PER LA PRESTIGIOSA COLLEZIONE DI SERGIO BONELLI “UN UOMO UN’AVVENTURA” . E’ LA CONSUETA, INDOVINATA, ACCATTIVANTE E TECNICAMENTE IRREPRENSIBILE GRAPHIC NOVEL DI MEDIO RESPIRO, TUTTA A COLORI, STAVOLTA AMBIENTATA TRA LE ARIDE PIETRAIE DEL CORNO D’ AFRICA AI TEMPI DELL’INVASIONE COLONIALE INGLESE.
COLORI DI ANNE FROGNIER
L’ UOMO DEL GRANDE NORD
Jesuit Joe
Gesuita Joe
Mann aus Kanada
Jesus Joe
Jesuita Joe
ULTIMO DEI QUATTRO ALBUM REALIZZATI DA PRATT PER LA PRESTIGIOSA COLLEZIONE DI SERGIO BONELLI “UN UOMO UN’AVVENTURA”. STAVOLTA LO SCENARIO DI SFONDO SONO LE IMMENSE E GELIDE FORESTE CANADESI, IL PERSONAGGIO PROTAGONISTA INVECE CAMBIA NOME E VOLTO MA E’ SEMPRE IL SOLITO DISADATTATO EMARGINATO UTOPISTA IMPULSIVO E RIBELLE, UN BASTARDO RENITENTE ALLA LEVA CHE ANZICHE’ VESTIRE MARZOTTO INDOSSA ABUSIVAMENTE LA PRIMA COSA CHE TROVA OVVERO UNA GIUBBA ROSSA DELLA ROYAL MOUNTED POLICE MA SE ERA UNA CASACCA DELLA FIOM ERA LO STESSO
COLORI DI ANNE FROGNIER
NON SERVE ESSERE DELLE AUTORITA’ ACCADEMICHE , DEGLI ESPERTI DI FAMA E LIVELLO MONDIALE O DEGLI INSIGNI STUDIOSI DELL’ ESPRESSIONE, DELLA COMUNICAZIONE, DELLE ARTI FIGURATIVE E DELLE MANIFESTAZIONI DEL SEGNO, COME ERNST HANS GOMBRICH , UMBERTO ECO O VINCENZO MOLLICA, PER CAPIRE CHE HUGO PRATT E’ STATO UN ARTISTA IMMENSO, INCOMPARABILE E IRRIPETIBILE.
NEGLI ANNI DELL ‘ ASPRO , ARIDO E AMARO DOPOGUERRA LA VITA NON ERA FACILE PER NESSUNO: IL COMPITO DI RACIMOLARE LA PAGNOTTA COI PROVENTI DEL DISEGNO ERA POI IN QUELL’ EPOCA TANTO GRAVOSO QUANTO PROIBITIVO.
E PORTARE ADDOSSO UN NOME IMPEGNATIVO E SFARZOSO COME “HUGO” NON DEVE AVERLO CERTO AGEVOLATO.
E SICURAMENTE NON LO HA AIUTATO NEANCHE LA SUA ORIGINE VENEXIANA, ANCORA OGGI TRISTEMENTE E VERGOGNOSAMENTE ASSOCIATA A UNA VASTA GAMMA DI STEREOTIPI E PREGIUDIZI TANTO RADICATI E DIFFUSI QUANTO INGIUSTIFICATI E MESCHINI ( COME LA INFONDATA E INFAMANTE DICERIA CHE SIANO TUTTI UNA IGNOBILE ACCOZZAGLIA DI LAGUNARI INFIDI E DISONESTI, ACCAPARRATORI E SPECULATORI, TAGLIAGOLE E BORSEGGIATORI, CON L’ ACQUA IN CASA E IL VINO IN CORPO, CAPACI SOLO DI OZIARE E DI FREGARE I MALCAPITATI E IGNARI TURISTI ).
E ANCOR MENO LA SUA DISCUTIBILE SCELTA, DOPO SVARIATI ANNI RANDAGI VISSUTI DA GIRAMONDO ERRANTE SE NON PROPRIO DA VAGABONDO BARBONE, DI STABILIRE UNA PARVENZA DI DIMORA IN UN BORGO ARRETRATO, EMARGINATO E SPERDUTO COME LA DEPRESSA MALAMOCCO, AI CONFINI ESTREMI DELLA SOMMA REPUBBLICA MARINARA, IN UN CUPO HABITAT OSTILE E SELVAGGIO SICURAMENTE PIU’ ADATTO AI GABBIANI AI CORMORANI ALLE SEPPIE ALLE GRANCELLE AI PAGANELLI ALLE FOLAGHE AI FISCHIONI E ALLE TELLINE
EBBENE DUNQUE, COME HA POTUTO IL MAESTRO AFFERMARSI, COME HA POTUTO DIVENTARE QUALCUNO, COME E’ RIUSCITO UGUALMENTE A SFONDARE , NONOSTANTE TUTTO QUESTO COMPLESSO DI CIRCOSTANZE IMPLACABILMENTE AVVERSE E SFAVOREVOLI ? MA ALLORA COME HA FATTO ? CHI L’ HA AIUTATO ? E PERCHE’ ? AIUTO ! AIUTATEMI, NON RIESCO A CAPIRE, ANCH’ IO VOGLIO RIUSCIRE A SOPRAVVIVERE, A CAVARMELA E AD EMERGERE NELLA SPIETATA COMPETITIVITA’ DEL MONDO , A DIVENTARE FAMOSO E IMPORTANTE E AD ARRICCHIRMI SCRIVENDO E DISEGNANDO GIORNALINI A FUMETTI. PERCHE’ LUI C’E’ RIUSCITO ED IO NO ?