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charles dickens LA PICCOLA DORRIT boschi 1962 con illustrazioni di CARLO JACONO

24,50

1 disponibili

Descrizione

COLLANA STRENNA

Charles Dickens

LA PICCOLA DORRIT

LITTLE DORRIT


uno dei romanzi più melensi e strazianti del britannico Charles Dickens , che stavolta con estrema spudoratezza si è direttamente rivolto alle racchie e alle zitelle sfornando apposta per loro uno stucchevole caposaldo della letteratura stritolapalle e sdruciovaie, in una delle più aberranti ed infami opere dello scrittore famoso ed apprezzato per altri tormentoni più degni e significativi e soprattutto per la paternità morale di zio paperone

in queste trascurabili e patetiche pagine invece la cogenza sociale è talmente impalpabile , pretestuosa ed insignificante da poter essere addirittura surclassata dalle canzoni di emma e di dolcenera, meno male che a stemperare il tedio narrativo, lo scempio letterario ed il disagio umano ci sono perlomeno le magnifiche illustrazioni pittoriche fuori testo del bravissimo CARLO JACONO già capace alla soglia dei trent’anni di esprimersi artisticamente a livelli di estremo interesse ed impatto anche se darà il meglio di sè negli anni a venire con le copertine di segretissimo e di goldrake l’agente playboy

A cura di CARLO DE MATTIA  (edizione ridotta)

contiene 8 tavole a colori a tutta pagina di CARLO JACONO

collana STRENNA n.8 , Editrice Boschi Milano, maggio 1962, cartonato con copertina plastificata, formato cm. 20×26,6 , 136 pagine


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Libro primo: Povertà

William Dorrit è un distinto signore che, governando male i propri
affari, finisce nell’impossibilità di saldare i propri debiti. Quando è
già padre di due figli, Edward e Fanny, viene incarcerato nella prigione
londinese della Marshalsea
(ciò avviene una ventina d’anni prima dell’inizio del racconto). La
famiglia, secondo la legge, può condividere la sua cella. La moglie,
però, muore di lì a poco, mentre Amy, la piccola Dorrit, ha la ventura
di nascere dentro la stessa prigione. Quando Amy ha compiuto gli otto
anni, la madre, che insieme agli altri parenti fanno compagnia al
prigioniero, muore. Poco dopo muoiono anche la signora Bangham, che ha
assistito la madre di Amy nel parto, e il carceriere, fino ad allora
decano della prigione, che aveva instaurato un rapporto tanto speciale
con Amy da aver pensato di lasciarle tutto in eredità (ma finirà per non
fare testamento). Quando William, alla morte del carceriere, diventa il
decano della prigione, viene battezzato il “Padre della Marshalsea”,
mentre Amy, a quell’epoca sedicenne, è, a sua volta, la “Figlia della
Marshalsea”. Altro membro della famiglia è il fratello di William, il
musicista Frederick, buono ma miserabile, anch’egli preda degli
sfortunati investimenti del fratello.

Nello stesso periodo in cui Amy è ormai una giovinetta, il
quarantenne Arthur Clennam è di ritorno a Londra per incontrare la
madre, a distanza di un anno dalla morte del padre. Insieme a questi
gestiva in Oriente gli affari di famiglia, mentre sua madre li seguiva
da Londra. Poco prima di morire, il signor Clennam ha consegnato ad
Arthur un orologio a pendolo con la sigla DNF (Do Not Forget,
“Non Dimenticare Mai”) da destinare alla madre. Arthur glielo spedisce
dalla Cina. Ormai prossimo al rientro, Clennam si imbatte a Marsiglia
in svariati viaggiatori, con cui condivide una quarantena: la signorina
Wade, i coniugi Meagles e la figlia di questi, Pet (oltre a Tattycoram,
un’orfana che essi hanno adottato). Nello stesso periodo, sempre a
Marsiglia, marciscono in galera l’italiano Battista Cavalletto e il
cosmopolita Rigaud, su cui pesa il sospetto dell’uxoricidio.

Servitori della signora Clennam nella casa e sede della ditta a
Londra sono il signor Flintwinch e Affery, moglie di quest’ultimo, che
si occupa di rassettare. È qui che Arthur ritorna dopo tanti anni, con
l’intenzione di comunicare alla madre la sua fuoriuscita dalla ditta. Ma
Arthur è anche oppresso dalla sensazione che una colpa (forse un debito
non estinto) pesi sulla propria famiglia e che un mistero si cela nelle
relazioni fra il padre, ormai defunto, e la madre.

Amy aiuta i fratelli a cercare lavoro (essi non sono infatti
obbligati a rimanere in carcere) e lavora essa stessa nella casa della
signora Clennam.

Arthur inizia ad indagare sul conto di Amy. Innanzitutto le chiede se
ha mai sentito il nome Clennam prima che la signora sua madre la
prendesse a servizio, ma Amy risponde negativamente. Deciso a cercare di
aiutarla e persuaso che ci sia una relazione tra la piccola Dorrit e la
presunta colpa della famiglia, rintraccia in Tito Barnacle, funzionario
dell’Ufficio delle Circonlocuzioni, un referente che possa dargli
informazioni sulla natura del debito di William Dorrit. È in questo
ufficio che torna a incontrare il signor Meagles e che conosce
l’inventore Daniel Doyce.

In seguito, Arthur scopre che Amy è stata rintracciata dalla madre
per lavori di cucito attraverso la mediazione del signor Casby, padrone
della Corte del Cuore Sanguinante. Conosce così i signori Plornish,
amici di Amy, che vi abitano, e il signor Pancks, che raccoglie
implacabilmente gli affitti per conto di Casby. Ha, inoltre, modo di
rincontrare Flora Casby, figlia del “patriarca” Casby e sua antica
innamorata (essa ha nel frattempo sposato un tale Finching, ormai
defunto).

Pancks, da Arthur messo al corrente di tutto, riesce a far consegnare
alla famiglia Dorrit una ricca eredità. La famiglia diventa facoltosa
e, estinguendo il debito, esce di prigione.

Libro secondo: Ricchezza

La piccola Dorrit assieme alla governante in un’illustrazione di Phiz del 1855

Da questo momento i Dorrit intraprendono una lunga vacanza in Europa,
durante la quale William, cambiato dalla ricchezza, inizia a criticare
spesso Amy, un tempo la sua figlia prediletta, cui vuole però sempre
bene, perché ella non sa comportarsi adeguatamente nella società che
hanno iniziato a frequentare. Inizia per Amy un periodo difficile di
incomprensioni anche da parte dei suoi fratelli; suo padre si è anche
messo in testa di sposarla con qualche ricco giovane, nonostante Amy sia
atterrita da questa aspettativa: l’unico che ama è Arthur, anche se la
cosa rimane segreta perché suo padre non le permetterebbe mai di unirsi
in matrimonio con una così modesta persona, anche se di animo buono.
Questo periodo si conclude con la morte del padre, in seguito alla quale
Amy supera solo a fatica un momento di tristezza e di malinconia.

Intanto, però, il piano di un affarista di nome Mr. Merdle, che aveva
invischiato nella sua rete molti finanzieri, fallisce ed egli va in
rovina (motivo per cui si suicida), trascinando con sé anche tutti
coloro che erano caduti fra le maglie della sua gigantesca truffa; fra
questi c’è Arthur Clennam, che viene quindi rinchiuso nella Marshalsea,
dove, ammalatosi, viene curato da Amy. Quest’ultima gli rivela alfine i
suoi sentimenti verso di lui e lo sposa.

Personaggi

La Marshalsea diventa orfana (illustrazione di Phiz del 1855)

  • Amy Dorrit: protagonista del romanzo, è orfana di madre. Di
    carattere dolce, tranquillo e silenzioso, aiuta pazientemente i fratelli
    a trovar lavoro senza farlo sapere a William, che si sentirebbe troppo
    umiliato, e intanto fa compagnia a suo padre, del quale è la prediletta e
    che le vuole molto bene. Per racimolare qualche soldo lavora come sarta
    presso la madre di Arthur Clennam, e incontrato quest’ultimo se ne
    innamora; è tuttavia troppo umile per rivelarglielo. Quando la sua
    famiglia diventa ricca, ella non si adatta alle nuove condizioni di vita
    e detesta l’alta società e il giovane ricco cui suo padre l’ha
    destinata; viene assunta un’istitutrice privata che le deve insegnare a
    comportarsi, ma lei non riesce a digerire tutto ciò, e in seguito alla
    morte del padre rivela a Clennam i suoi sentimenti nei suoi confronti:
    così egli, che è sempre stato attratto da lei, la sposa.
  • Arthur Clennam: secondo personaggio del romanzo per importanza, si
    mostra subito incuriosito dalla figura di Amy, da cui è attratto, mentre
    nella giovinezza era innamorato di Flora, che ha tuttavia perso tutto
    il suo fascino; sposa così la piccola Dorrit, che gli ha rivelato i suoi
    sentimenti verso di lui, dopo essere stato curato da lei perché,
    rinchiuso nella Marshalsea a causa di una truffa, si era ammalato.
  • William Dorrit: padre di Amy, Fanny ed Edward nonché fratello di
    Frederick, vive nella Marshalsea da talmente tanto tempo che viene
    chiamato “Padre della Marshalsea”; in questa prigione è morta sua moglie
    poco dopo esservisi trasferita. Nonostante inizialmente sia la sua
    pupilla, quando, grazie alla scoperta di un’eredità spettantegli,
    diventa ricco e organizza per sé e per i suoi figli un viaggio in Europa
    e Amy non riesce ad adattarsi a vivere in società e rifiuta l’uomo che
    egli ha destinato la critica spesso, additandole come esempio i suoi
    fratelli. Muore verso la fine del libro.
  • Fanny Dorrit: sorella di Amy, che cerca di aiutarla a trovare
    lavoro, le vuole bene, anche se, a causa della sua vanesia nel primo
    libro e per i comportamenti della sorella nel secondo la critica
    piuttosto spesso.
  • Edward Dorrit: nonostante gli sforzi della sorella non riesce a
    mantenere un posto fisso; anch’egli si abitua subito alla vita piena di
    lusso che conduce la sua famiglia.
  • Frederick Dorrit: fratello di William, è un vecchio e poverissimo
    musicista distratto e dalla mente appannata che si rivela però un’utile
    fonte di consolazione per la nipote in seguito alla morte del padre.
  • Madre di Arthur Clennam: aspra donna in pessimi rapporti col figlio
    che non si alza dalla sua poltrona da moltissimi anni a causa di un
    impedimento e vive così da altrettanti anni senza spostarsi dalla sua
    abitazione; guarisce tuttavia alla fine del libro.
  • Mr. Merdle: affarista a lungo ritenuto un genio finanziario che
    tuttavia altro non ha fatto se non organizzare una truffa colossale che
    finisce col mandare in rovina lui e tutti quelli che è riuscito ad
    invischiare, fra cui Arthur Clennam; per questo si suicida.
  • Flora: ex-fidanzata di Arthur Clennam, ha perso ogni minima traccia
    di fascino poiché diventata enorme, logorroica e superficiale.




Informazioni aggiuntive

Formato

Anno di pubblicazione

Genere

Soggetto

Soggetto 2

Edizione

Lingua

Tipo

Condizioni

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